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Quante donne vivono da sole in Italia?

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Quante sono le donne italiane che vivono da sole?

Oggi vivere da soli è quasi la forma familiare più diffusa. Secondo una ricerca curata dal Censis per la Confartigianato, negli ultimi dieci anni, il numero degli italiani sopra i 15 anni che, per scelta o per necessità, vivono da soli, è cresciuto del 39% per un totale di quasi ben 7 milioni tra uomini e donne. A decidere di vivere da sole sono soprattutto le donne, con un 15,5% rispetto all’11,6% rappresentato dagli uomini. 

Dalla ricerca del Censis è emerso in particolare che quasi 2 milioni tra le persone che vivono da sole hanno un’età compresa tra i 15 e i 45 anni. 1,7 milioni di italiani che hanno scelto di vivere da soli hanno fra 45 e 65 anni, mentre gli ultra sessantacinquenni che vivono da soli sono 3,3 milioni.

Nel quadro generale sono in maggioranza donne. Queste ultime in modo particolare si concentrano per lo più oltre i 65 anni, mentre gli uomini prevalgono in percentuale sia fra i 15 e i 45 anni che fra i 45 e i 65 anni.

Ecco la situazione nell’Unione Europea – dati Istat

Il numero di donne che vivono sole con i figli è quasi sei volte superiore rispetto a quello degli uomini. Analizzando il modo di vivere delle donne e degli uomini – coppie, single, con o senza figli – si possono osservare numerose differenze. Nell’Unione Europea, nel 2019, il 7,1% delle donne di età 25-49 anni vive sola con i figli, rispetto all’1,2% degli uomini della stessa età. Per i single senza figli nella stessa classe d’età, la percentuale è del 10,1% per le donne e del 17,3% per gli uomini.

Un altro gruppo che presenta ampie differenze tra le donne e gli uomini sono i single che hanno 65 anni o più: la percentuale di donne anziane che vivono da sole (40,1%) è quasi doppia di quella degli uomini (19,4%).

Per i giovani tra i 15 e i 24 anni, il 9,4% delle donne e il 9,5% degli uomini vivono da soli.

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Quante donne vivono da sole in Italia – Canva

Ma perché scegliere di vivere da soli? Solitudine o cura di sé?

Vivere da soli non vuol dire isolarsi o amare la solitudine (nel senso negativo del termine). Vivere da soli vuol dire un po’ decidere di prendersi cura di sé. Inseguire i propri sogni, le proprie ambizioni, vivere in libertà, perseguendo ciò che si desidera nella totale e costante autonomia. Alcuni possono interpretare questa visione delle cose come totale noia, altri come totale appagamento. Uno studio dell’Università del Michigan ha mostrato che vivere da soli vuol dire decidere con consapevolezza di evitare di “scontrarsi” con il cattivo umore di chi dovrebbe condividere la nostra vita e quindi portare negatività.

Vivere da soli può portare dunque diversi aspetti positivi nella vita di chi decide di farlo.

  1. Prendere consapevolezza delle proprie capacità. Vivere da soli insegna come gestire e usare le proprie abilità.
  2. Iniziare a scoprire se stessi e apprezzare di più gli altri. Vivendo da soli si impara a conoscere di più se stessi, i punti di debolezza ma anche i punti di forza e i propri i desideri e inclinazioni. Vivere da soli diventa una sorta di palestra introspettiva. Vivere da soli crea un equilibrio armonioso nella vita che consente di apprezzare e valorizzare di più la presenza degli altri.
  3. Migliorare la propria creatività. Vivere da soli lascia tempo e libertà di esplorare e lavorare sulle proprie passioni. La solitudine diventa quindi l’ambiente migliore per pensare, sognare e creare.
  4. Prendersi cura di sé. Vivendo da soli si impara a prendersi cura del proprio stato psico-fisico. Si diventa protagonisti della propria vita e si impara a prendersi cura di se stessi.
  5. Imparare a combattere le proprie paure. Vivendo da soli, l’unico modo per affrontare le proprie paure diventa combatterle e quindi superarle piuttosto che aggirarle.

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