Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030, un programma che prevede il raggiungimento di 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile globale, da perseguire nei prossimi 15 anni.
Empowerment Femminile: raggiungere l’uguaglianza di genere come obiettivo globale delle Nazioni Unite.
Gli obiettivi dell’Agenda 2030 non solo coinvolgono il nostro Pianeta, ma tutti gli abitanti, come parte integrante di una visione globale di prosperità e sostenibilità e vengono definiti come SDGs (Sustainable Development Goals).
In questo articolo vi spieghiamo cosa significa Empowerment Femminile, facendo riferimento il quinto obiettivo di sviluppo sostenibile previsto dall’Agenda 2030: Raggiungere l’uguaglianza di genere.
L’obiettivo è quello di arrivare ad una parità di genere di tutte le donne e ragazze, garantendo loro accesso egualitario a sanità, educazione e a un lavoro dignitoso.
Cosa significa Empowerment Femminile
Il termine empowerment deriva dal verbo to empower che in italiano significa “conferire o attribuire poteri”, “mettere in grado di”, “dare autorità a”, “accrescere in potere”.
Quando si parla di Empowerment Femminile si fa riferimento a un processo destinato a modificare le relazioni di potere delle donne nei diversi contesti sociali e culturali. Nello specifico, il concetto di Empowerment Femminile è volto a raggiungere l’obiettivo di raggiungere la parità dei sessi e a permettere alle donne di essere “più ascoltate”, in modo che possano avere gli stessi strumenti degli uomini e partecipare ai processi decisionali in ambito politico, economico e sociale (Piattaforma di Azione di Pechino, 1995).
WEP, i 7 principi del Woman Empowerment
Diventa sempre più importante comprendere che rafforzare la posizione delle donne giova anche all’economia e alla produttività nel mondo.
Per questo motivo, UN Women e il Patto Mondiale delle Nazioni Unite hanno coniato i WEP, ovvero i sette principi del Women Empowerment. Stiamo parlando della prima iniziativa mondiale che affronta nello specifico la posizione femminile nelle imprese, sul mercato e all’interno della comunità.
I WEP intendono promuovere la parità di genere attraverso questi principi, che già molte aziende hanno iniziato ad applicare:
- Stabilire la parità di genere nella leadership aziendale di alto livello;
- Trattare donne e uomini con equità, rispettando il diritto di non discriminazione:
- Assicurare salute, sicurezza e benessere dei lavoratori, a prescindere dal genere;
- Promuovere l’educazione, la formazione e lo sviluppo personale delle donne;
- Implementare lo sviluppo imprenditoriale, della catena di fornitura e delle pratiche commerciali che promuovono l’autonomia delle donne;
- Promuovere l’equità con iniziative per le comunità e attraverso la cosiddetta advocacy. Di cosa si tratta? Di attività con cui un gruppo di persone o un’organizzazione sostengono un’idea o un’iniziativa di carattere politico o sociale, per influenzare gli esiti di politiche pubbliche;
- Misurare e riportare i progressi nel raggiungimento della parità di genere.
Empowerment Manifesto
Si chiama The Women’s Empowerment Manifesto e contiene dieci principi base di portata internazionale. È questo il risultato del lavoro di The European House Ambrosetti per incentivare le aziende a concentrarsi e promuovere l’empowerment femminile.
Il Forum The European House – Ambrosetti è un incontro internazionale di discussione su temi principalmente economici che si tiene ogni anno dal 1975, nella prima settimana di settembre, nella Villa d’Este di Cernobbio, sul lago di Como.
Il decalogo e i vantaggi
Con l’obiettivo di aiutare le aziende a essere protagoniste nell’inclusione femminile in ambito lavorativo e nella promozione di politiche di parità, The European House Ambrosetti ha sviluppato dieci principi di base a cui le imprese devono far riferimento per il raggiungimento dell’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030.
I dieci principi sono:
- Dotarsi di una visione di lungo periodo
- Monitorare i risultati
- Superare gli stereotipi
- Cambiare il background culturale
- Investire sulla formazione
- Promuovere le quote rosa e la partecipazione femminile ai livelli più alti della società e delle aziende
- Investire nelle generazioni future
- Favorire l’indipendenza economica delle donne
- Chiudere il divario salariale
- Zero tolleranza nei confronti della violenza sia domestica che sui luoghi di lavoro
«Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha tra i propri obiettivi la promozione dell’occupazione femminile attraverso misure e investimenti ad hoc. I risultati attesi al 2026 sono però contenuti: con un aumento dell’occupazione femminile pari solo a 4 punti percentuali aggiuntivi, l’Italia rimarrebbe ancora nelle retrovie, penultima in Europa. Dobbiamo fare di più, il momento è ora», ha dichiarato l’amministratore delegato di The European House-Ambrosetti Valerio De Molli. I vantaggi sono evidenti: «L’eliminazione del divario salariale legato al genere e l’aumento del tasso di occupazione femminile fino a eguagliare quello maschile (pari al 68 per cento) vale 110 miliardi di euro di Pil aggiuntivo», aggiunge De Molli.
L’eliminazione del divario salariale legato al genere e l’aumento del tasso di occupazione femminile fino a eguagliare quello maschile vale 110 miliardi di euro di Pil aggiuntivo.
Valerio De Molli, ad di The European House-Ambrosetti
La responsabilità delle aziende
«Dobbiamo essere tutti consapevoli che è solo attraverso una reale condivisione delle responsabilità da parte di tutti che costruiremo un futuro più inclusivo, più sostenibile e quindi più buono per tutti noi», ha commentato la ministra della Famiglia e delle pari opportunità Elena Bonetti in occasione della prima conferenza del G20 sull’empowerment femminile di Santa Margherita Ligure, tenutosi a fine agosto 2021.
400 amministratori delegati e presidenti di grande aziende nel mondo, di cui 70 solo in Italia, si sono impegnati a concretizzare le linee guida emerse dal nostro tavolo di lavoro.
Paola Mascaro, chair del G20 Empower
I dati “positivi” delle donne nel mondo del lavoro
Se parliamo di percorso di Empowerment Femminile non facciamo sicuramente a un processo continuo di sviluppo nel tempo, ma possiamo dire di essere testimoni di numerosi progressi, seppur con la consapevolezza che il cammino è ben lontano dal concludersi.
Oggi, però, vogliamo riportare alcuni dati che ci ricordano quanto è importante combattere per il raggiungimento dell’obiettivo della parità di genere, perché i risultati – a poco a poco – arrivano (se ci impegniamo davvero).
- Ad oggi in Italia più della metà delle donne (56,5 %) partecipa alla forza lavoro.
- Una donna su tre ha accesso a posizioni manageriali
- Le imprese femminili aumentano sempre di più: ad oggi, in Italia ci sono oltre 2,8 milioni di donne imprenditrici
- IL 25% delle start up innovative ha una socia donna.
«Il mercato ormai premia le aziende che sposano l’empowerment femminile: se una società di investimento come Black Rock premia le politiche aziendali che aumentano il numero di leader donne e gli analisti e gli investitori incalzano le aziende che di donne ne assumono ancora poche, un segnale forte lo mandano».
Feminility è un progetto nato per sostenere le donne con l’obiettivo di parlarne in termini positivi. Continua a seguirci per rafforzare l’importanza del valore delle donne nella società di oggi e di domani.