Il ritorno di un dipinto del XIX secolo, La Fiancée Hésitante di Auguste Toulmouche, sugli schermi di TikTok ha dato vita a una nuova interpretazione, trasformandolo in un potente simbolo della rabbia femminile ante-litteram. Mentre gli impressionisti esploravano l’arte attraverso paesaggi astratti e poesia, Toulmouche nel 1866 si dedicava a ritrarre giovani donne agiate nei salotti parigini, catturando i loro momenti di riflessione e malinconia.
La Fiancée Hésitante di Auguste Toulmouche: Un’icona stilistica dell’Ottocento
La Fiancée Hésitante di Auguste Toulmouche, probabilmente familiare per la sua affinità con la moda dell’Ottocento più che per il nome del suo autore, Toulmouche, è diventato un’icona stilistica del periodo. L’abito di raso con le balze avorio, simbolo di un’elegante sposa di classe sociale elevata, è ulteriormente evidenziato dal collarino di pellicciotto. Nonostante l’opulenza dell’abito e dello sfondo del salottino, la donna dipinta trasmette uno sguardo disperato e furioso. Nell’Ottocento, ritrarre l’espressione di chi si trova in un matrimonio indesiderato, forse imposto dai genitori per ragioni di convenienza, era un tema inconsueto.
La Fiancée Hésitante: il simbolo di rabbia femminile su TikTok
In contrasto con l’approccio sperimentale degli impressionisti, Toulmouche non cercava di trasmettere un messaggio o di soccorrere le sue protagoniste femminili; la sua unica intenzione era ritrarle per la loro bellezza intrinseca. Uno di questi ritratti, La Fiancée Hésitante, ha fatto un ritorno sorprendente dopo 150 anni, emergendo su TikTok con forza e risonanza.
Il dipinto presenta una promessa sposa che, con uno sguardo torvo diretto verso l’osservatore, sembra comunicare un profondo dissenso nei confronti di un matrimonio di convenienza. Su TikTok, questa immagine è diventata un emblema della rabbia femminile, un simbolo contemporaneo di insoddisfazione e ribellione contro le aspettative sociali imposte alle donne.
Un nuovo ruolo nel contesto digitale
La Fiancée Hésitante, dunque, ha acquisito una nuova vita nel contesto digitale, servendo da catalizzatore per la discussione sulla condizione femminile e la lotta contro le limitazioni imposte dalle norme sociali. Il suo impatto, inaspettatamente rinvigorito su TikTok, dimostra il potere duraturo dell’arte nel suscitare emozioni e stimolare conversazioni significative sulla società e sulla condizione umana.
Su TikTok, questo dipinto è accompagnato dalle suggestive note del Requiem del Dies Irae di Verdi. Le sovraimpressioni sul video riportano frasi come “Non essere cattiva” immaginando una sorta di rimprovero misogino in background. La seconda slide si concentra sullo sguardo della sposa, con scritte come “La cattiveria non era nemmeno nella stanza, ma posso andare a prenderla e portarla qui.” Altri commenti includono “Letteralmente io quando ho ragione” con oltre 6 milioni di visualizzazioni. Alcune sovraimpressioni recitano: “Stai esagerando” o “Dovresti sorridere di più.”
Il dipinto trasformato in un meme
Secondo un’analisi di un’autrice intervistata dal New York Times, il dipinto può essere interpretato come una scena tipica di un venerdì sera tra amiche che si preparano per uscire. Tre ragazze nel fondo aiutano l’amica a prepararsi, ma lei mostra poca voglia di andare a ballare, come evidenziato dal sollevare gli occhi al cielo.
Il dipinto è risultato essere facilmente trasformabile in un meme. Alcuni utenti di TikTok hanno spinto oltre l’interpretazione suggerendo che la protagonista non è attratta dagli uomini e anzi li detesta, giustificando così l’espressione di chi cerca di nascondere la propria rabbia. In ogni caso, c’è un comune sentire di insofferenza verso gli uomini, un desiderio di eluderli e non conformarsi alle loro aspettative, rendendo questa rappresentazione particolarmente adatta ai tempi moderni come espressione della rabbia femminile ante-litteram.
Feminility è un magazine digitale, che ha l’obiettivo di educare la società a parlare di cosmo femminile in termini positivi. Di spiegare cos’è la femminilità, mettendo al centro le vite di donne straordinarie che hanno contribuito e contribuiscono a “rimodellare” il valore che si associa alle donne oggi.
