Le aziende italiane più sostenibili nel 2024 i marchi impegnati per le donne consapevoli

Le aziende italiane più sostenibili nel 2024: i marchi impegnati per le donne consapevoli

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Con il 78% dei consumatori italiani disposti a cambiare brand in favore di quelli sostenibili (GreenItaly 2023), la sostenibilità è diventata una priorità irrinunciabile. Molti marchi italiani hanno colto questa spinta come un’opportunità per ridefinire l’industria, adottando pratiche che rispettano l’ambiente, tutelano i lavoratori e promuovono un’economia circolare. Nel 2024, più che mai, alcune aziende di punta si sono distinte per il loro impegno verso obiettivi come la riduzione delle emissioni, l’uso di materiali riciclati e la certificazione delle filiere, rispondendo in modo concreto a una richiesta di trasparenza e qualità.

Aziende sostenibili con un focus sulle donne

Le donne sono spesso tra le principali promotrici di scelte di acquisto sostenibili e consapevoli, e rappresentano una forza trainante nella domanda di prodotti che rispettano l’ambiente e i valori etici. Secondo gli ultimi dati di mercato, oltre il 70% delle decisioni d’acquisto familiari, specialmente in settori come moda, alimentare, arredamento e cosmetica, è influenzato dalle donne. Molte consumatrici italiane cercano oggi marchi che allineano valori estetici e qualitativi con un approccio sostenibile, unendo gusto e responsabilità nelle loro scelte di consumo.

Questa spinta verso la sostenibilità riflette una sensibilità crescente nei confronti di temi come il rispetto per l’ambiente, l’equità sociale e la salute personale, particolarmente sentiti da chi si occupa del benessere familiare. Le aziende italiane che si stanno distinguendo nella sostenibilità rispondono proprio a queste esigenze, offrendo alternative ecologiche e eticamente responsabili che permettono alle donne di fare scelte significative senza compromettere la qualità.

In questo contesto, l’articolo mette in luce le aziende che stanno rispondendo con efficacia a questa domanda crescente, proponendo soluzioni attente sia all’ambiente che alle persone.

Facciamo un viaggio alla scoperta delle realtà italiane che, con numeri, progetti e risultati tangibili, stanno cambiando le regole nei settori della moda, dell’alimentare, dell’arredamento e della cosmetica. Un viaggio tra le aziende italiane che, con innovazione e responsabilità, non solo rispettano il pianeta ma si fanno interpreti di una nuova visione di lusso e qualità consapevole con un’attenzione ai bisogni delle donne.

Moda sostenibile: il nuovo lusso responsabile

La moda sostenibile: una scelta di stile che conquista sempre più donne

1. Intimissimi – Green Collection e trasparenza nella filiera

Intimissimi, leader dell’intimo made in Italy, è un esempio di come il settore moda possa combinare sostenibilità e accessibilità. Con la sua “Green Collection”, l’azienda adotta cotone biologico, microfibre riciclate e processi a basso impatto. Oltre il 60% degli stabilimenti di Intimissimi è alimentato da energia rinnovabile, e si stima che l’azienda abbia ridotto le sue emissioni di CO₂ del 15% negli ultimi tre anni grazie a interventi mirati.

Dati e fonti: Il report di sostenibilità 2023 di Calzedonia Group, di cui Intimissimi fa parte, evidenzia una riduzione del consumo d’acqua del 10% e una riduzione del 30% degli imballaggi in plastica (Calzedonia Group Sustainability Report, 2023).

2. Coccinelle – Accessori di lusso e sostenibilità certificata

Coccinelle ha deciso di investire in pellami certificati dal Leather Working Group, garantendo una produzione con il minor impatto possibile su risorse e ambiente. Con un controllo costante sulla catena produttiva e una politica di riduzione dei rifiuti, Coccinelle ha ridotto del 35% le emissioni associate alla produzione e sta puntando a raggiungere una filiera completamente trasparente entro il 2025.

Dati e fonti: L’eliminazione del 60% delle plastiche nei packaging e l’uso di vernici a base d’acqua sono solo alcuni dei progressi riportati dal brand nell’ultimo biennio (Coccinelle Corporate Report, 2023).

3. Par.co Denim – Jeans biologici e a risparmio idrico

Par.co Denim è tra i leader italiani del denim sostenibile, producendo jeans con cotone biologico certificato e processi che riducono del 50% il consumo d’acqua rispetto ai metodi tradizionali. Ogni prodotto è tracciabile, e l’azienda collabora esclusivamente con laboratori locali italiani, riducendo così anche le emissioni legate al trasporto.

Dati e fonti: L’azienda utilizza materiali biodegradabili e riciclati per il packaging, risparmiando fino a 200 litri d’acqua per ogni jeans prodotto (Par.co Denim Sustainability Impact, 2023).

4. Save The Duck – Moda cruelty-free e a basse emissioni

Save The Duck si è guadagnata la certificazione B Corp, confermandosi pioniera della moda cruelty-free. I piumini dell’azienda, realizzati con materiali sintetici riciclati e biodegradabili, rappresentano un’alternativa sostenibile alla piuma d’oca, senza compromessi in termini di calore e comfort.

Dati e fonti: Il brand ha ridotto le emissioni del 50% dal 2019 e si impegna a destinare l’1% dei profitti a progetti di tutela ambientale (Save The Duck Annual Report, 2023).


Settore alimentare: aziende italiane che puntano alla sostenibilità

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1. Alce Nero – Agricoltura biologica e tutela della biodiversità

Pionieri del biologico, Alce Nero unisce oltre 1.000 agricoltori italiani che seguono standard rigorosi di coltivazione senza pesticidi. Attraverso una filiera corta e tracciata, l’azienda riduce l’impatto ambientale, promuovendo la biodiversità e l’agricoltura rigenerativa.

Dati e fonti: Alce Nero ha ridotto del 70% l’uso di pesticidi, supportando l’equilibrio degli ecosistemi locali (Alce Nero Corporate Sustainability Report, 2023).

2. EcorNaturaSì – Bio, biodinamico e plastic-free

EcorNaturaSì si impegna a offrire prodotti biologici e biodinamici, riducendo l’uso della plastica e promuovendo alternative biodegradabili e compostabili. Con più di 300 fornitori locali, l’azienda sostiene l’agricoltura sostenibile e riduce le emissioni legate al trasporto.

Dati e fonti: Nel 2023, EcorNaturaSì ha eliminato il 40% della plastica dai suoi imballaggi, risparmiando oltre 500 tonnellate di CO₂ (EcorNaturaSì Report di Sostenibilità, 2023).

3. Barilla – Innovazione per una produzione sostenibile

Leader nella pasta, Barilla ha adottato una strategia sostenibile con un uso intensivo di energie rinnovabili, riducendo del 25% le emissioni di CO₂ negli ultimi tre anni. L’azienda investe in grano sostenibile e filiere trasparenti, impegnandosi a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030.

Dati e fonti: Barilla risparmia 500 milioni di litri d’acqua ogni anno, garantendo processi più efficienti e a basso impatto (Barilla Sustainability Report, 2023).

4. Illycaffè – Caffè sostenibile certificato B Corp

Illycaffè, sinonimo di eccellenza e sostenibilità, promuove pratiche agricole etiche e supporta i coltivatori locali. La certificazione B Corp attesta il suo impegno verso il benessere sociale e ambientale, con obiettivi concreti di riduzione delle emissioni.

Dati e fonti: Negli ultimi cinque anni, Illy ha ridotto del 40% le emissioni e prevede la neutralità carbonica entro il 2033 (Illycaffè Corporate Sustainability Report, 2023).


Arredamento sostenibile: design eco-friendly e materiali riciclati

1. Riva 1920 – Legno rigenerato e design duraturo

Riva 1920 è un’icona dell’arredamento sostenibile, che impiega legno rigenerato e certificato, utilizzando esclusivamente fonti rinnovabili. L’azienda promuove un design durevole, riducendo l’impatto ambientale e valorizzando il legno italiano.

Dati e fonti: Riva 1920 ha ridotto del 30% il consumo di energia e usa solo vernici ecologiche (Riva 1920 Sustainability Report, 2023).

2. Kartell – Materiali riciclati e bioplastica

Kartell ha introdotto “Kartell Loves the Planet”, una linea di mobili realizzata con bioplastiche e materiali riciclati. Il brand punta alla completa circolarità dei prodotti, investendo in processi a basso impatto e riducendo la plastica vergine del 40%.

Dati e fonti: L’azienda mira a un ciclo produttivo circolare entro il 2025 (Kartell Sustainability Commitment, 2023).

3. Novamobili – Arredi modulari e materiali certificati FSC

Novamobili è specializzata in arredi modulari realizzati con legno certificato FSC e materiali riciclati. L’azienda promuove un design intelligente e sostenibile, ottimizzando gli spazi e minimizzando gli sprechi.

Dati e fonti: Nel 2023, Novamobili ha ridotto le emissioni del 20% e utilizza solo pannelli di legno riciclato (Novamobili Sustainability Report, 2023).

4. Essent’ial – Accessori in carta lavabile e tessuti biodegradabili

Essent’ial si distingue per i suoi accessori per la casa in carta lavabile e tessuti biodegradabili, promuovendo un approccio a basso impatto e un design pratico. Ogni prodotto è realizzato con materiali riciclati, riducendo il consumo di risorse non rinnovabili.

Dati e fonti: Essent’ial ha ridotto del 50% il consumo di acqua e promuove attivamente l’uso di materiali biodegradabili (Essent’ial Corporate Environmental Impact, 2023).


Aziende nel settore della cosmetica più sostenibili: bellezza naturale e cruelty-free

Storia della Cosmetica

1. L’Erbolario – Cosmetici a base vegetale e packaging eco-friendly

L’Erbolario è nota per i suoi prodotti a base di estratti vegetali e per l’uso di packaging biodegradabile e riciclabile. La filiera, certificata cruelty-free, è attenta al minimo impatto ambientale.

Dati e fonti: L’azienda ha ridotto del 30% il consumo di plastica e utilizza fonti di energia rinnovabile (L’Erbolario Environmental Report, 2023).

2. Davines – Bellezza e responsabilità sociale

Davines, con sede a Parma, è una delle prime B Corp italiane nel settore della bellezza. Usa materiali riciclati e ingredienti biologici, sostenendo progetti di biodiversità e compensando le emissioni di CO₂.

Dati e fonti: Negli ultimi tre anni, Davines ha ridotto le emissioni del 40% (Davines Sustainability Report, 2023).

3. Biofficina Toscana – Filiera corta e packaging riciclato

Biofficina Toscana utilizza ingredienti biologici da fornitori locali, minimizzando le emissioni e supportando le economie rurali italiane. Il packaging è riciclabile e studiato per ridurre gli sprechi.

Dati e fonti: L’azienda ha ridotto le emissioni del 20% e usa solo energia rinnovabile (Biofficina Toscana Impact Report, 2023).

4. Santa Maria Novella – Tradizione e innovazione eco-friendly

L’Officina di Santa Maria Novella, fondata nel 1612, unisce tradizione e innovazione con cosmetici naturali e packaging biodegradabile. I suoi prodotti sono artigianali e di alta qualità, rispettando l’ambiente.

Dati e fonti: Ha ridotto il consumo di plastica del 30% e implementato metodi a basse emissioni (Santa Maria Novella Sustainability Report, 2023).

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