Vi abbiamo parlato di Cristina Angelillo, CEO di Marshmallow Games, qualche giorno fa nell’articolo sulle Startup fondate da donne: 14 aziende dell’imprenditoria femminile italiana. La sua storia ci ha incuriosito e abbiamo avuto l’onore di intervistare Cristina Angelillo, che ci ha raccontato il suo percorso che l’ha portata a meritarsi il successo che oggi la contraddistingue.
Da ingegnere a startupper di successo, che il suo percorso sia di ispirazione per tutte quelle donne che hanno un’idea imprenditoriale e vogliono lanciarsi in un progetto tutto nuovo: ecco l’intervista di Cristina Angelillo di Marshmallow Games su feminilitymedia.it.
Intervista a Cristina Angelillo, CEO di Marshmallow Games
Cristina, parlaci un po’ di te… Qual è stato il tuo percorso accademico e professionale?
Il mio è stato – per fortuna – un percorso non lineare. Ho una laurea in ingegneria e facevo l’ingegnere in un’azienda di telecomunicazioni, ma dopo la nascita della mia prima bimba ho deciso di seguire i miei sogni. Adesso sono alla guida di una delle più affermate società nel settore dell’educazione digitale per bambini. Insieme ai miei soci, ho fondato otto anni fa Marshmallow Games e il nostro obiettivo è creare app per i più piccoli che siano divertenti, inclusive e con un grande valore educativo.
Marshmallow Games viene citata tra le maggiori startup italiane di successo. Come e quando è nata l’idea? Qual è stato, secondo te, il vero valore aggiunto del progetto?
Da mamma ho iniziato a guardare al mondo dell’infanzia con sempre più curiosità e voglia di creare qualcosa di bello. La prima app l’ho creata da sola sfruttando il mio background “tecnico”. Era bruttina, lo ammetto – ride – ma è stata subito notata da Apple e apprezzata da migliaia di utenti. Con l’aiuto del mio compagno e di due cari amici (i miei soci attuali) abbiamo iniziato a raccogliere fondi per finanziare il nostro progetto. Molti investitori hanno creduto nella nostra idea e nella bontà del digitale per l’infanzia. Oggi in Marshmallow Games lavorano 22 persone e Smart Tales, la nostra app di punta, vanta premi internazionali e milioni di download in tutto il mondo.
Oggi è sempre più sfidante educare i bambini in un mondo in cui il digitale è parte integrante della quotidianità. Come riesce Marshmallow Games ad essere uno strumento educativo efficace e autentico?
Semplicemente creando un prodotto di qualità. Sono dell’idea che non bisogna demonizzare la tecnologia, piuttosto sfruttarla perché i bambini ne sono attratti. Con Smart Tales i bambini ascoltano le storie, imparano a leggere, risolvono tanti giochi di logica e matematica e stimolano la creatività con musica e arte. In questo modo con tablet e cellulari si può imparare ogni giorno qualcosa di nuovo.
Non solo più piccoli, ma anche genitori. Qual è il rapporto tra la piattaforma e gli utenti?
Siamo anche noi genitori e ci confrontiamo spesso con i nostri utenti. Raccogliendo il loro parere e quello degli insegnanti delle scuole d’infanzia, abbiamo implementato alcune funzioni utili, come l’area di controllo per monitorare i progressi e il timer per impostare un tempo limite di utilizzo dell’app.
Oltre a funzioni speciali per permettere anche a bambini autistici, dislessici o daltonici di divertirsi con le nostre storie.
Donne e startup: in Italia solo una startup su dieci è fondata da una donna: a rilevarlo è uno studio condotto dall’Osservatorio Startup Intelligence e Startup Hi-tech, secondo cui il 12% delle startup viene costituito da esponenti del sesso femminile. Come ci commenti questo dato? Quali sono le sfide che una donna deve affrontare oggi per lanciare una startup?
Il divario esiste ed abbiamo ancora molta strada da fare per colmarlo. Da quando sono Presidente di InnovUp (l’associazione delle startup e delle pmi innovative italiane, ndr) tocco con mano il fermento che esiste tra gli imprenditori in Italia che si occupano di innovazione. Le sfide? Senza dubbio per una donna sono maggiori, è inutile negarlo. Ma non è più difficile fare impresa se ci sono contesti in cui essere donna porta anche dei vantaggi.
Un consiglio a tutte le giovani donne che hanno un’idea imprenditoriale e vogliono portarla avanti: cosa le dice Cristina?
Il mio motto è sempre stato “volere è potere”. Ho avuto la fortuna di poter realizzare il mio sogno da imprenditrice ma non ce l’avrei mai fatta senza i miei soci e tutto il team di Marshmallow Games. Quindi il mio consiglio è quello di circondarsi di persone caparbie ed energiche come voi.
Marshmallow Games oggi e domani: ci sono progetti di cui vuoi parlarci? Ci sono novità in corso?
Di recente abbiamo chiuso un round di investimento di 2 milioni di euro e siamo pronti per rafforzare la presenza di SmartTales nel mercato internazionale. In più stiamo lavorando a stretto contatto con le scuole, per rendere la didattica in Italia sempre più innovativa e accattivante.
Grazie per il tempo dedicato alla community di Feminility – Il lato positivo.