Le donne che piangono ai funerali, chiamate prefiche, erano una figura importante nella cultura dell’Antica Roma. Queste donne erano pagate per piangere durante i funerali e per esprimere il dolore dei parenti e degli amici del defunto. In questo articolo, esploreremo la storia e le curiosità sulle prefiche. Una particolare attenzione sarà dedicata alla loro importanza nella cultura romana.
La storia delle Prefiche durante il periodo della Repubblica Romana
Le prefiche erano una figura comune nei funerali romani, in modo particolare durante il periodo della Repubblica Romana. Erano spesso donne provenienti da famiglie povere. Queste donne riuscivano a guadagnare del denaro piangendo ai funerali di persone ricche ed influenti. Il loro compito era appunto quello di esprimere il dolore della famiglia e degli amici del defunto. E lo facevano attraverso i loro lamenti, le loro preghiere e le loro lacrime.
Le prefiche venivano selezionate per la loro “abilità” nel piangere e nel lamentarsi. Molte di loro erano anche musiciste e cantanti. Suonavano la lira o altri strumenti durante i funerali. Le prefiche erano considerate una parte integrante ed essenziale del rituale funebre romano. Tale rituale comprendeva anche il sacrificio di animali e l’incenerimento del corpo.
Il ruolo delle donne Prefiche nella cultura Romana
Le donne prefiche, come chiarito, erano una figura importante nella cultura romana e svolgevano un ruolo significativo e fondamentale nei funerali dell’epoca. Erano considerate le custodi delle tradizioni funebri romane e il loro ruolo era quello di aiutare e supportare la famiglia, i parenti tutti e gli amici del defunto ad esprimere il loro dolore e la loro tristezza. Inoltre, le lamentazioni e i canti delle donne prefiche erano considerati un modo per comunicare con gli dei e per invocare la loro protezione.
Il loro ruolo era considerato importante anche per la capacità che avevano queste donne di creare una connessione emotiva tra i presenti al funerale e il defunto. Il loro pianto, il loro lamento e le loro invocazioni rappresentavano l’espressione collettiva del dolore per la perdita del defunto.
Ecco alcune curiosità sulle donne Prefiche
Le curiosità che riguardano le donne prefiche sono molte e contribuiscono per certi versi a far emergere un quadro completo del loro ruolo all’interno della cultura dell’Antica Roma.
- Le donne prefiche erano spesso vestite interamente di nero durante i funerali. Questo abbigliamento era scelto per simboleggiare il loro dolore per la perdita del defunto.
- Alcune di esse erano famose per la loro abilità nel piangere e nel lamentarsi, e venivano richieste per i funerali di persone molto importanti e influenti, come imperatori e generali.
- Le prefiche venivano spesso accompagnate da un coro di donne. Insieme cantavano canzoni funebri e suonavano durante il rito.
- Durante i funerali dell’imperatore Augusto, le donne prefiche “assunte” vennero pagate per piangere per ben sette giorni consecutivi.
- Le donne prefiche venivano scelte in base alla loro bellezza e in relazione alla loro capacità di sapersi emozionare e di saper trasmettere agli altri i loro sentimenti di tristezza e cordoglio, attraverso il loro pianto e il loro lamento.
- Alcune donne prefiche riuscivano a guadagnare davvero una grande quantità di denaro per il loro lavoro durante l’anno, soprattutto se erano richieste per i funerali di persone molto ricche, potenti e autorevoli.
- Le donne prefiche erano spesso considerate parte integrante della cerimonia funebre e, nella tradizione funebre romana, venivano rispettate per il ruolo che con dedizione e serietà andavano a svolgere.
- Le prefiche non erano sempre donne: in alcune parti dell’Antica Roma, anche se piuttosto raramente, anche gli uomini potevano svolgere questo “lavoro”.
Il ruolo delle prefiche oggi
In sostanza, dunque, le donne prefiche sono state una figura importante nella cultura dell’Antica Roma e hanno svolto un ruolo significativo nei funerali dell’epoca. Le loro lamentazioni e i loro canti rappresentavano l’espressione collettiva del dolore per la perdita del defunto e creavano una vera e propria relazione emotiva tra i presenti al funerale e il defunto.
Oggi, il ruolo delle prefiche è stato sostituito da altre forme di lutto e di commemorazione, ma la loro importanza nella cultura romana rimane un grande esempio di come la società antica interpretava e gestiva la morte e il lutto.
Feminility è un magazine digitale che ha l’obiettivo di educare la società a parlare di cosmo femminile in termini positivi e di spiegare cos’è la femminilità, mettendo al centro le vite di donne straordinarie che hanno contribuito e contribuiscono a “rimodellare” il valore che si associa alle donne oggi.