Kathrine Switzer -prima donna ad aver corso la maratona

La prima donna che ha corso una maratona: la storia di Kathrine Switzer

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Kathrine Switzer fu la prima donna a correre, in modo ufficiale, la maratona di Boston nel 1967.

La maratona è una delle gare più impegnative per gli atleti. Negli anni Sessanta era considerata una competizione riservata in modo esclusivo al sesso maschile. Fu Kathrine Switzer la prima donna ad aver corso una maratona sfidando gli stereotipi di genere dell’epoca.

La prima maratoneta donna: Kathrine Switzer

La Switzer è stata la prima donna a completare la maratona di Boston nel 1967, sfidando quelle che erano le convenzioni del tempo.

“L’idea di correre per lunghe distanze è sempre stata considerata molto discutibile per le donne. Pensavano che ci sarebbero venute le cosce grosse, che ci saremmo fatte crescere i baffi e l’utero ci sarebbe caduto”.

Dalla biografia di Kathrine Switzer

Prima donna ad aver corso la maratona
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Conosciamo chi è Kathrine Switzer

Kathrine Switzer è una ex maratoneta e giornalista statunitense, nata il 5 gennaio 1947 ad Amberg, in Germania. È conosciuta per essere stata la prima donna a completare la maratona di Boston nel 1967, sfidando i “costumi” dell’epoca. Durante la sua carriera, Switzer ha corso più di 40 maratone in tutto il mondo.

Nel 1972, ha fondato l’associazione “Avon International Running Circuit”, che ha organizzato la prima gara di corsa femminile su strada della storia. Ha anche scritto diversi interessanti libri sul running e sull’empowerment femminile, ed è stata premiata con numerose onorificenze per il suo contributo allo sport e alla società.

La maratona di Boston del 1967 e la nascita di un movimento di opinione

Kathrine Switzer ha partecipato alla maratona di Boston del 1967 sotto lo pseudonimo “K. V. Switzer”, indicando dunque solo le iniziali dei suoi due nomi. Durante la gara, un giudice cercò di impedirle di continuare. La strattonò per costringerla ad uscire dalla pista a tre chilometri dalla partenza, poiché era una donna, ma la Switzer, grazie anche all’aiuto del suo fidanzato, anche lui partecipante della gara, riuscì a continuare la corsa fino al termine del percorso, completando, con il suo pettorale numero 21, la maratona in 4 ore e 20 minuti esatti.

La reazione molto aggressiva degli organizzatori suscitò la nascita di un movimento di opinione. Tale movimento, nel tempo, condusse all’avvio della maratona di Boston a tutte le donne nel 1972. L’anno prima, ovvero nel 1971, le maratonete donna erano già state ammesse alla gara svolta nella città di New York.

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Il significato dell’impresa della maratoneta Kathrine Switzer

La corsa della maratoneta Kathrine Switzer ha rappresentato una svolta nella storia dello sport, poiché ha dimostrato che le donne possono affrontare le stesse sfide degli uomini, in ogni campo. Inoltre, ha portato all’ampliamento delle opportunità per le donne negli sport e ha contribuito alla loro emancipazione.

Quale eredità ha lasciato al mondo la Switzer?

Kathrine Switzer ha continuato a fare la differenza nella comunità degli atleti per tutta la sua vita. Nel 1972, ha fondato l’associazione “Avon International Running Circuit”, che ha organizzato la prima gara di corsa tutta al femminile su strada della storia. Nel 2017, ha partecipato di nuovo alla maratona di Boston, esattamente 50 anni dopo la sua prima storica partecipazione.

La storia di Kathrine Switzer ci ricorda l’importanza di sfidare gli stereotipi di genere e di lottare per l’uguaglianza.

Prima donna ad aver corso la maratona
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