10 Donne che hanno fatto la storia della politica
In politica, come anche in altri settori, nel corso della storia le donne italiane ma non solo, hanno talvolta fatto un po’ fatica a farsi strada, ma sono riuscite comunque a diventare nomi noti e personalità di spicco. Ecco 10 nomi di donne che hanno fatto e stanno facendo, la storia della politica.
1 – Ursula Von Der Leyen
Ursula Von Der Leyen è la prima presidente donna della Commissione Europea nella storia. Dopo una laurea in medicina, Ursula Von Der Leyen si traferisce negli Stati Uniti per seguire il marito e dedicarsi ai suoi figli, ma quattro anni più tardi rientra in Germania per iniziare, a piccoli passi, la sua carriera politica nel Partito demo-cristiano tedesco.
È grazie ad Angela Merkel che prende avvio la sua ascesa politica. Quando, infatti, la Merkel viene eletta a capo della cancelleria federale, Ursula Von Der Leyen assume il ruolo di Ministra degli affari familiari e della gioventù. Nel 2009 è alla guida del Ministero del Lavoro, e dal 2013 è Ministra della difesa. Il suo fortissimo senso di appartenenza prima all’Europa e poi alla Germania, la rende la candidata ideale per la presidenza della Commissione Europea. Grazie all’appoggio del presidente francese Macron, oltre che della cancelliera Merkel, Ursula Von Der Leyen viene eletta nel dicembre 2019 alla Presidenza della Commissione Europea. In questi anni è riuscita a diventare una delle donne che hanno fatto la storia della politica.
2 – Angela Merkel
Tra le donne contemporanee che hanno fatto la storia della politica, indubbiamente c’è anche Angela Merkel: la prima donna a ricoprire il ruolo di cancelliera tedesca in Germania.
La Merkel cresce nella Repubblica Democratica Tedesca. Frequenta l’Università di Lipsia, dove si laurea in fisica, proseguendo poi i suoi studi in chimica quantistica e ottenendo un dottorato a Berlino. Alla fine degli anni Ottanta si avvicina al gruppo liberale e aderisce al partito Risveglio Democratico. Diventa prima portavoce di Lothar de Mazière e poi con Helmut Kohl, artefice della riunificazione delle due Germanie e primo cancelliere della Germania unita, Angela Merkel viene nominata Ministra per le donne e i giovani e, successivamente Ministra per l’ambiente e la sicurezza dei reattori. Dopo diversi anni in politica, nel 2005 la Merkel forma la sua prima coalizione e diventa cancelliera federale.
“La Germania sotto la Merkel è diventata uno stato social liberale basato su valori ecumenici e cristiani.”
Matt Qvortrup, professore di scienze politiche all’Università di Conventry
3 – Aung San Suu Kyi
Aung San Suu Kyi è stata leader dell’opposizione al regime militare dell’attuale Myanmar, insignita del premio Nobel per la pace nel 1991.
Studia filosofia, scienze politiche ed economia a Nuova Delhi e ad Oxford. Nel 1962 in Birmania si instaura la dittatura militare e Aung San Suu Kyi inizia il suo impegno politico contro di essa. Fonda la Lega Nazionale per la Democrazia e durante le elezioni del 1990, pur uscendone vittoriosa, viene estromessa dal suo stesso partito. Divenuta il simbolo dell’opposizione non violenta al regime militare, l’anno successivo viene insignita del premio Nobel per la pace. Negli anni, il governo lentamente inizia ad approvare delle riforme che vanno verso una democratizzazione del Paese e quando la leader si candida alle elezioni parlamentari suppletive la Lega Nazionale per la Democrazia guadagna il 70% dei voti. Nel 2016, Aung San Suu Kyi è nominata Ministra degli Esteri e, poco dopo, consigliera di Stato.
4 – Christine Lagarde
Christine Lagarde è la prima presidente donna della Banca Centrale Europea. Nata a Parigi e cresciuta a Le Havre, si laurea in scienze politiche a Aix-en-Provence, prosegue i suoi studi con un master in inglese e uno in diritto d’affari. Una volta trasferita negli Stati Uniti inizia a lavorare presso lo studio legale multinazionale Baker & McKenzie, diventando la prima presidente donna e non statunitense del consiglio di amministrazione aziendale.
Tornata in Francia inizia la sua carriera politica. Diventa prima Ministra dell’Agricoltura e della Pesca e poi dell’Economia, delle Finanze e del Lavoro. Tornata negli Stati Uniti diventa la prima direttrice donna del Fondo Monetario Internazionale. Nel 2019 Lagarde viene richiamata in Europa e diventa Presidente della Banca Centrale europea.
5 – Kamala Harris
Kamala Harris rientra tra le donne che hanno fatto la storia della politica. Nata a Oakland, intraprende gli studi in scienze politiche ed economia alla Howard University di Washington e successivamente si iscrive alla facoltà di legge di Hastings a San Francisco.
È la prima donna a ricoprire una serie di importanti ruoli: prima procuratrice distrettuale di San Francisco, prima procuratrice generale della California, prima donna di origine indiana ad essere eletta al Senato. Oggi è la prima vicepresidente donna e non bianca degli Stati Uniti d’America.
6 – Margaret Thatcher
Il successo della carriera politica di Margaret Thatcher inizia quando viene eletta alla Camera dei Comuni con i conservatori. Ricopre il ruolo di Ministro dell’Istruzione e delle Scienze per il governo Heath e nel 1979 porta il Partito Conservatore alla vittoria delle elezioni e viene nominata Primo Ministro, incarico che ricoprirà per ben tre mandati. Durante il suo decennio di potere punta su un forte sentimento nazionalista e abbatte le barriere istituzionali alla creazione di un libero mercato privo di qualunque controllo da parte dello Stato. La carriera politica della Thatcher si conclude nel 1990 con le sue dimissioni da Primo Ministro per causa di diversi contrasti formatisi con il partito dei conservatori dovuti alle sue riforme fiscali e la sua opposizione al progetto della nascente Unione Europea.
7 – Emmeline Pankhurst
Andiamo un po’ indietro fino ad Emmeline Pankhurst, la principale esponente delle suffragette, movimento internazionale che all’inizio del Novecento si batte per il riconoscimento del diritto di voto anche alle donne. Nel 1903 la Pankhrust fonda in Inghilterra l’Unione sociale politica e femminile. Negli anni della Grande Guerra viaggia molto all’estero. Torna in Inghilterra e decide di dedicarsi alla carriera politica rimanendo un riferimento globale per i movimenti femministi.
8 – Leonilde Iotti
Leonilde Iotti è stata una partigiana ed esponente di spicco del Partito Comunista Italiano nella Prima Repubblica: la più nota tra le donne che hanno fatto la storia della politica in Italia.
Eredita dal padre il suo attivismo da sindacalista e dedica la sua vita all’impegno politico. Entra nella Resistenza e poi nel Partito Comunista. Viene scelta come membro dell’Assemblea Costituente per la nuova Carta Fondamentale dello Stato Italiano ed entra a far parte della dirigenza nazionale del PCI. Nel 1948 viene eletta alla Camera dei deputati. Nel corso della sua carriera parlamentare, porta avanti diverse battaglie per le donne:
- è la prima firmataria di una proposta di legge per istituire una pensione e un’assicurazione per le casalinghe;
- partecipa alla battaglia referendaria in difesa del divorzio;
- promuove la legge sul diritto di famiglia;
- offre un grande contributo per l’approvazione della legge sull’aborto.
Viene eletta (e più volte riconfermata) Presidente della Camera, prima donna in assoluto a ricoprire tale carica.
9 – Tina Anselmi
Tina Anselmi è stata una grande politica italiana: prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica Italiana. Unita alla Resistenza come staffetta partigiana nella brigata indipendente “Cesare Battisti” e del Comando regionale del Corpo volontari della libertà, dopo la guerra, diventa sindacalista nel settore tessile e porta avanti la sua militanza all’interno della Democrazia Cristiana. Viene eletta nella Camera dei Deputati e fa parte delle Commissioni Lavoro e previdenza sociale, Igiene e sanità, Affari sociali, concentrandosi sui problemi relativi alla famiglia e alle donne.
Viene nominata ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale per il terzo governo Andreotti, è tre volte sottosegretaria al Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale e due volte ministro della Sanità. Fra i suoi più importanti contributi vanno ricordati la legge per le pari opportunità e la riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale.
10 – Eva Peron
Fu grazie a Eva Peron, che nel 1947 le donne argentine ottennero il diritto di voto. Nel 1948 la Peron crea una sua Fondazione con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle fasce più deboli e povere della popolazione. L’attività della Fondazione consiste nel distribuire ogni anno enormi quantità di macchine per cucire per favorire l’occupazione femminile, nel sostenere le famiglie più bisognose, nel trovare e creare alloggi per anziani e donne, nell’ospitare nelle case-scuola moltissimi bambini, nel costruire ospedali. Nel 1949 Eva Peron fonda il Partito Peronista Femminile, con l’obiettivo di creare una struttura solida per portare avanti le battaglie delle donne argentine.
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