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Quante mamme ci sono in Italia?

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Secondo i dati di un rapporto pubblicato da Save the Children, le mamme in Italia sono sempre meno. Ecco maggiori informazioni a riguardo.

La maternità in Italia è una tematica sempre più discussa per via della difficile situazione lavorative delle donne con figli. Quante sono, nello specifico, le mamme in Italia?

Quante madri ci sono in Italia? Ecco i dati pubblicati da Save the Children

Secondo gli ultimi dati da Save the Children, all’interno del Rapporto “Le Equilibriste: la maternità in Italia 2022”, sono sempre più le donne che decidono di diventare madri in età più tarda: basti pensare che l’età media è intorno ai 32, 34 anni. Inoltre, i dati registrano un vero e proprio calo nella maternità, con 1,25 figli per una donna. Questo calo dipende dal fatto che sempre più donne madri devono rinunciare all’attività lavorativa per impegni familiari o, al massimo, sono costrette a dover accettare una condizione di part-time, con conseguente paga ridotta. Secondo il sondaggio condotto, è possibile stimare soltanto un contratto a tempo indeterminato su 10 nell’anno 2021. Questa situazione di crisi, in realtà, pone le basi molti anni prima, considerando che nel 2020 più di 30 mila donne madri hanno dato le dimissioni.

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Quante mamme ci sono in Italia – Foto di Canva

Mamme in Italia e tasso di maternità: cosa c’è da sapere?

Come si evince dal rapporto pubblicato da Save the Children, la situazione italiana è piuttosto problematica. Basti pensare che nel 2021, il tasso di natalità in Italia ha segnato la percentuale minima mai registrata nella storia dell’Unità d’Italia. Nel 2021, infatti, vi sono stati neanche 400 mila nati, in calo anche rispetto all’anno pandemico 2020. Inoltre, è bene evidenziare che questo calo è tutt’altro che progressivo e stabile, rispetto al tasso di natalità del 2008, infatti, si tratta di un divarico del ben 31%.

Calo del tasso di natalità: da cosa dipende?

La principale causa che spinge le donne a tardare o, addirittura, eliminare l’ipotesi di avere figli dipende dal mancato sostegno pubblico dato alle mamme in Italia. In realtà, la condizione lavorativa delle donne è tutt’altro che favorevole anche prima di essere madre. In particolare, le donne sono soggette ad un salario molto più basso rispetto quello degli uomini. In fase giovanile ed iniziale, se le prime arrivano appena a 400 euro i secondi registrano più di 550 euro, tasso che man mano sarà sempre più in crescita. Basti pensare che dei 267.775 contratti a tempo indeterminato registrati nel 2021, soltanto il 38% era indirizzato alle donne.

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Quante mamme ci sono in Italia – Foto di Canva

La situazione peggiora notevolmente quando le donne prendono la decisione di avere un figlio. Secondo il Rapporto di Save the Children, ben il 42,6% delle mamme nella fascia di età che varia dai 25 ai 54 anni risulta non impiegata in nessuna attività lavorativa. E questa percentuale standard nazionale, arriva a livelli ancora più alti in base alla regione di riferimento: al Sud si sfiora addirittura il 62,6%. Inoltre, sempre secondo i dati del rapporto, nel 2020, il 77,2% delle dimissioni volontarie sono arrivate da parte di madri. Questo, secondo un pensiero misogino, dipende dalla difficoltà di svolgere ottimamente il ruolo di madre se si è già lavoratrice.

Indice delle Madri 2022: ecco cosa sapere

All’interno del rapporto di Save the Children “Le equilibriste: la maternità in Italia 2022”, è presente anche l’Indice delle Madri 2022. Si tratta di un indice stilato dall’Istat dove si prendono in esame le diverse realtà regionali e i loro comportamenti presi a favore della maternità in Italia. In particolare, gli ambiti presi in esame dall’analisi riguardano il settore cura, lavoro e servizi. Secondo i dati dell’anno 2022, le regioni del Nord si presentano più aperte e disponibili sulla questione rispetto alle aree del sud. In particolare, i primi posti in assoluto sono occupati da Bolzano e Trento, seguite da Emilia Romagna, Lombardia e Toscana. D’altro canto, la situazione del Mezzogiorno e, in particolare, in Basilicata, Sicilia e Calabria è molto più drastica.

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Quante mamme ci sono in Italia – Foto di Canva

Cura per le madri in Italia secondo l’indice

La cura, a differenza (come si vedrà) degli altri due ambiti, registra un netto calo a livello nazionale. Si tratta di un tasso minore che coinvolge in modo unanime tutto il Paese, segnando anche peggioramenti molto preoccupanti, come la Lombardia con meno 20 punti rispetto al 2021. In particolare, l’ambito cura prende in considerazione sia il tasso di fecondità sia la distribuzione del lavoro di cura tra i genitori con un lavoro. Nel Sud si registrano valori molto bassi, anche molto al di sotto della media nazionale pari a 98,1.

Lavoro per le madri in Italia secondo l’indice

Per quanto riguarda l’ambito lavorativo, questo registra un lieve miglioramento rispetto gli anni precedenti, anche se non ancora sufficiente se paragonato alla realtà straniere. In particolare, le regioni con il maggior progresso si segnano essere la Liguria, l’Umbria, la Basilicata e l’Abruzzo. D’altro canto, il divarico lavorativo tra Nord e Sud è abbastanza evidente. Molte regioni del Sud, infatti, presentano un valore molto minimo e al di sotto dello standard 100. Per esempio, Campania con 69,1, Sicilia con 69,3 o Calabria con 70,9.

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Quante mamme ci sono in Italia – Foto di Canva

Servizi per le madri in Italia secondo l’indice

Nel campo dei servizi, l’indagine ha registrato un miglioramento progressivo rispetto gli anni precedenti. Si tratta di un tasso che passa da 100 a più di 107 e, la caratteristica importante, è proprio che questo miglioramento coinvolge quasi tutte le regioni, senza un divarico troppo elevato tra Nord e Sud. Il Mezzogiorno, in particolare, infatti, si è applicato sempre più negli ultimi anni per incentivare i servizi della prima infanzia, così da supportare al meglio i genitori e le famiglie.

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Quante mamme ci sono in Italia – Foto di Canva

Dunque, come emerge dai dati, il calo di mamme in Italia è strettamente legato al poco sostegno pubblico dello Stato alle famiglie e, soprattutto, alla condizione lavorativa precaria della donna. Feminility è il magazine dedicato alle donne che ogni giorno contribuiscono a migliorare la vita di tutti noi.

Continua a seguirci per altre curiosità sulla storia delle donne e sul lato positivo delle donne nella società.

 

 

 

 

 

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