Luisa Spagnoli: l’imprenditrice italiana che sosteneva le donne
Luisa Spagnoli non è “soltanto” l’imprenditrice che ha dato vita al Bacio Perugina, della caramella Rossana e alla tavoletta di cioccolato Luisa. La Spagnoli ha creato anche una famosa catena di boutique di abbigliamento con il suo nome, ma soprattutto ha introdotto l’asilo nido aziendale e ha tutelato il diritto all’allattamento in fabbrica.
Luisa Spagnoli è una tra le figure femminili più influenti del primo Novecento italiano: un periodo storico durante il quale l’imprenditoria era del tutto maschile.
Ma chi era Luisa Spagnoli?
Luisa Sargentini, nata in Umbria, a Perugia, nacque in una famiglia di umili origini. Era dotata di una spiccata intraprendenza e di un’intelligenza creativa davvero notevole. Perciò seppe coniugare le tradizionali abilità femminili alle aspirazioni anticonformiste e antiperbeniste della modernità.
La sua carriera da imprenditrice di successo
All’età di venti anni Luisa incontra Annibale Spagnoli. I due si sposano. Lo spiccato fiuto per gli affari spinge Luisa a convincere il marito ad acquistare insieme a lei una drogheria nel centro di Perugia. In questo negozio, seppur del tutto inesperta di pasticceria, comincia a produrre e vendere confetti e praline.
Ed è così che ha inizio la sua carriera da imprenditrice di successo: entra in società con Francesco Buitoni e insieme a lui fonda la Perugina, allora una piccola azienda di 15 dipendenti.
Sono gli anni della guerra e mentre l’Italia combatte sul fronte, Luisa Spagnoli, fa crescere la sua fabbrica con l’aiuto dei suoi figli. Luisa inizia ad incentivare l’impiego di lavoratrici donne nell’azienda. Alla fine della Prima Guerra Mondiale, la sua fabbrica aveva raggiunto oltre cento dipendenti e Luisa crea e produce una serie di gustosi e accattivanti cioccolatini, tra cui il “Bacio”, il cioccolatino italiano con la nocciola alla sommità, oggi estremamente noto in tutto il mondo.

Siamo nel 1928 e la Spagnoli inizia ad occuparsi anche di moda, interessandosi alla lana ricavata dai conigli d’angora. Avvia un allevamento nella sua villa di Perugia, fondando l’azienda Angora Spagnoli, che produce capi di maglieria destinati a donne eleganti, raffinate e di classe. Per questo progetto si avvale della collaborazione di donne italiane eccellenti nella filatura a mano.
Dopo la sua scomparsa, il figlio Mario e il nipote Lino portarono avanti il progetto commerciale di Luisa, con una diffusione capillare di negozi a marchio Luisa Spagnoli. L’azienda, ha oggi il 90% di dipendenti donne e attualmente è guidata da Nicoletta Spagnoli, pronipote di Luisa.
La sua lotta per i diritti delle lavoratrici
L’imprenditrice Luisa Spagnoli introdusse numerose innovazioni in ambito assistenziale-sociale per garantire una migliore qualità della vita ai lavoratori, con particolare riguardo ai diritti delle sue dipendenti donne. Fu la Spagnoli ad introdurre l’asilo nido aziendale e a promuovere il diritto all’allattamento in fabbrica. Favorì anche l’istituzione di strutture sociali assistenziali a sostegno delle sue dipendenti e del loro diritto alla maternità.
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