dismenorrea donna che soffre di mal di stomaco

Dismenorrea: guida su cause, sintomi e rimedi

Articolo di
Pubblicato il
Categoria

La dismenorrea è un problema di salute dai numeri decisamente alti. In Italia, secondo i dati riportati alla Camera nel corso della discussione sulla legge per il congedo lavorativo in caso di dismenorrea, questa evenienza, nel nostro Paese, riguarderebbe dal 60 al 90% delle donne in età fertile.

Condizione che si contraddistingue per l’insorgenza di dolori fortissimi nei giorni in cui si presenta il flusso mestruale, riguarda soprattutto le donne di età inferiore ai 20 anni e quelle che hanno avuto il menarca prima degli 11 anni.

Si tratta di un problema che può rivelarsi invalidante, motivo per cui, oltre che di rimedi – dando un’occhiata alle farmacie autorizzate dal Ministero della Salute a vendere online, è possibile valutare i migliori farmaci per dolori mestruali forti – è importante parlare anche di aspetti come le cause.

Conoscere una problematica, è fondamentale per arrivare a risolverla.

Cause

Iniziamo a vedere le principali cause della dismenorrea. A seconda del fattore alla base dell’insorgenza del dolore, si può parlare di:

  • Dismenorrea primaria: in questo frangente, non è possibile individuare un fattore causale specifico;
  • dismenorrea secondaria: in questo caso, invece, alla base dell’insorgenza del dolore è possibile trovare delle problematiche di natura ginecologica. La principale è l’endometriosi, patologia che negli ultimi anni è finita al centro dell’attenzione mediatica per via della sua sintomatologia spesso severa e per il ritardo diagnostico, ma anche l’adenomiosi e i fibromi uterini. Questa condizione può essere causata anche da infezioni o da stenosi cervicale.

In tutti i frangenti, a causare la sintomatologia dolorosa a livello meccanico sono le contrazioni dell’utero provocate dalle prostaglandine, molecole coinvolte in processi sia fisiologici, sia infiammatori.

Esistono pure dei fattori di rischio che è bene conoscere. Oltre a quelli elencati nel paragrafo iniziale, è doveroso citare il tabagismo, il fatto di non avere mai avuto figli e quello di avere una madre che, a sua volta, soffre o ha sofferto di dismenorrea.

In linea generale, i quadri di dismenorrea, pur essendo fastidiosi da gestire per via della sintomatologia, non causa complicazioni.

Nei frangenti in cui si ha a che fare con la dismenorrea secondaria e con problematiche come l’endometriosi, è opportuno attenzionare la propria situazione medica in quanto i danni possono insorgere (nel caso specifico dell’endometriosi, si può parlare di ripercussioni sulla fertilità).

Sintomi

La prima parola che si palesa alla mente quando si parla di dismenorrea è “dolore”. Come ben si sa, la sintomatologia dolorosa può avere diverse caratteristiche. Nel caso della problematica oggetto di questo articolo, il dolore si presenta sotto forma di crampi e di coliche.

Ciò vuol dire che la donna che soffre di dismenorrea ha a che fare con momenti in cui il dolore è particolarmente forte, ma anche con altri in cui, invece, la sintomatologia tende ad attenuarsi.

A essere coinvolta dal dolore è la parte bassa dell’addome femminile.

Nei quadri più intensi, la sintomatologia dolorosa può estendersi anche ad altre zone del corpo, in particolare alla schiena e alle gambe.

La dismenorrea può essere caratterizzata dalla presenza di diversi sintomi correlati al dolore. Tra questi è possibile citare la nausea, le vertigini, la diarrea e gli episodi di sudorazione intensa.

La tempistica della sintomatologia può essere diversa a seconda che si parli di dismenorrea primaria piuttosto che di dismenorrea secondaria. Nella prima situazione, i dolori tendono a iniziare un paio di giorni prima rispetto all’insorgenza del flusso mestruale e durano circa 72 ore.

Capita spesso che, dopo la prima gravidanza, le donne che soffrono di dismenorrea secondaria sperimentino la scomparsa della sintomatologia.

Per quanto riguarda, invece, le caratteristiche del dolore della dismenorrea secondaria, è il caso di ricordare che, rispetto ai quadri di dismenorrea primaria, tende a durare di più. Difficilmente è associato ad altri sintomi.

Il ruolo della dieta a fini preventivi

Non ci sono strategie scritte sulla pietra da considerare quando si parla di prevenzione della dismenorrea. Senza dubbio, la dieta può fornire un valido aiuto.

Quali sono gli alimenti che, al netto di allergie e intolleranze, è il caso di portare in tavola quando si ha a che fare con la dismenorrea? Se possibile, è il caso di dare spazio a frutti come i fichi, le prugne e le banane.

Consigliabile è focalizzarsi sui carboidrati complessi, cercando di preferire il riso integrale e, in generale, quelli con una quantità maggiore di fibre.

Per quanto riguarda le fonti proteiche, è opportuno scegliere il pesce azzurro, nota fonte di omega 3, grassi con proprietà antinfiammatorie. Ottimi sono pure i legumi.

Essenziale è evitare gli alcolici, i superalcolici e le bevande ricche di sostanze nervine, che possono concretizzare un effetto pro infiammatorio.

Cura

Come si cura la dismenorrea? Quando è secondaria, la terapia dipende dalla tipologia di problematica di salute che causa il dolore.

Per trattare la dismenorrea primaria, il punto di riferimento sono i farmaci antinfiammatori non steroidei, fondamentali per contrastare il dolore quando è particolarmente intenso, e gli anticoncezionali.

articolo correlati

This website uses cookies to ensure you get the best experience on our website.