Il Januhairy è un movimento che incoraggia le persone a non depilarsi per l’intero mese di gennaio, promuovendo l’accettazione e la celebrazione dei peli corporei naturali. L’iniziativa è nata diverso tempo fa come una sfida personale e un modo per sfidare gli stereotipi di bellezza che promuovono la depilazione come norma.
Superare i pregiudizi sulle donne: sfatiamo gli stereotipi
Sfidare le norme sociali e promuovere l’accettazione del proprio corpo
Il nome “Januhairy” è un gioco di parole tra “January” (gennaio in inglese) e “hair” (peli). Rappresenta un periodo in cui le persone sono incoraggiate a rinunciare alla depilazione e ad abbracciare la crescita naturale dei peli corporei.
Questa iniziativa è spesso accompagnata dalla condivisione di foto e storie su social media per creare consapevolezza e promuovere una visione più inclusiva della bellezza.
Partecipare al Januhairy è semplice: basta decidere di non depilarsi per l’intero mese di gennaio. Chi partecipa può condividere la propria esperienza sui social media utilizzando l’hashtag #Januhairy per unirsi alla comunità online che sostiene questa iniziativa.
L’obiettivo principale di questo movimento è sfidare le norme sociali e promuovere l’accettazione del proprio corpo in tutte le sue forme naturali. È importante sottolineare che partecipare o meno a questa iniziativa è una scelta personale. Quello che conta è il rispetto delle decisioni individuali riguardo alla gestione dei peli corporei.
Januhairy, il movimento di Laura Jackson che sfida gli stereotipi che opprimono le donne
Januhairy, come vero e proprio fenomeno sociale, si è trasformato in un punto di partenza per i buoni propositi; è stato fondato da Laura Jackson, una studentessa della Exeter University, con l’intento di sfidare gli stereotipi che spesso opprimono soprattutto le donne.
Al contempo, l’iniziativa mira a promuovere l’unità e la complicità tra le donne, incoraggiandole ad accettare i propri corpi senza preoccuparsi dei giudizi esterni. Il fenomeno è diventato virale in modo particolare nel 2021 attraverso piattaforme social come Instagram e TikTok, riuscendo a conquistare una vasta community di seguaci.
Le donne vengono costantemente presentate nei media con gambe impeccabilmente depilate, sopracciglia perfettamente modellate e ascelle lisce. Sembrerebbe che la società consideri i nostri peli come poco attraenti e di cattivo gusto.
All’età di 21 anni, la fondatrice del movimento ha iniziato a lasciare crescere i peli nel maggio del 2018 come parte di una performance per la sua laurea in Teatro. Dopo alcune settimane, si è sorpresa nel sentirsi libera e più sicura di sé.
Le sostenitrici più ferventi di Januhairy sottolineano che quando le ragazze iniziano a crescere, vedono naturalmente la comparsa di peli pubici e sotto le ascelle: è un segno di crescita, e abituarle a rimuovere i peli potrebbe essere equiparato a costringerle a restare in una fase prepuberale per tutta la vita.
Cosa ne pensa il sesso maschile?
Alcuni uomini mostrano uno scetticismo nei confronti dell’idea, esprimendo la loro disapprovazione sui social e paragonando sarcasticamente le partecipanti a Chewbacca, il personaggio peloso di Guerre Stellari. Questo dimostra come il movimento in questione susciti reazioni contrastanti e stimoli dibattiti sulla libertà di scelta e la rappresentazione dei corpi femminili nei media e nella società.
Cosa rappresenta il Januhairy? Perché rinunciare alla depilazione per un intero mese?
Il Januhairy, movimento che prende il via ogni 1° gennaio, propone alle donne di rinunciare alla depilazione per l’intero mese, archiviando rasoi e cerette per circa 31 giorni. L’iniziativa invita chiunque voglia aderire a celebrare se stessi per ciò che sono, senza farsi condizionare dagli stereotipi di bellezza imposti dalla società. La sfida del Januhairy rappresenta un atto di liberazione, mettendo da parte il peso del giudizio altrui e promuovendo l’amore per il proprio corpo in tutte le sue forme.
Sfidando gli standard di bellezza che spesso generano disagio e insicurezza, il Januhairy ha l’obiettivo di rendere la sua missione un concetto senza tempo. Con circa 50 mila follower su Instagram, l’iniziativa sta ampliando in modo costante la sua community, celebrando la bellezza delle donne e la normalizzazione dei peli corporei durante tutto l’anno. Attraverso questa iniziativa, si cerca di promuovere un cambiamento culturale che abbracci la diversità e sfidi gli stereotipi di bellezza imposti dalla società.
Il Januhairy come esperienza liberatoria
Januhairy è una sorta di esperienza liberatoria in quanto spinge a riflettere sul modo in cui il nostro corpo viene trattato e sulle motivazioni dietro le nostre scelte. Forse arriveremo presto ad un punto in cui le persone potranno semplicemente seguire ciò che desiderano, inclusa la gestione dei peli corporei, senza la necessità di discuterne apertamente. Questo sarebbe già un grande passo avanti.
Le celebrità che dimostrano di non dar troppo peso alle norme convenzionali di bellezza
Alcune celebrità palesano di non dar troppo peso alle norme convenzionali di bellezza e stanno contribuendo a sfidare gli stereotipi di bellezza e a promuovere l’accettazione dei corpi nella loro forma naturale.
Rihanna, per esempio, ha sfoggiato le sue gambe non depilate. Bella Thorne ha mostrato con orgoglio le sue ascelle “naturali” per promuovere la sua linea di costumi da bagno, Filty Fangs Bikini.
Questo atteggiamento è condiviso anche da Lourdes, figlia di Madonna, nota per essere un’icona delle ascelle non depilate. Inoltre, c’è stata una rinascita del trend “bushy” per l’inguine, annunciato da Vogue USA.
Un esempio esempio è rappresentato da Deva Cassel, la quale ha posato per foto glamour in cui ha mostrato con fierezza i peli delle ascelle. La partecipazione delle celebrità contribuisce a diffondere il messaggio di accettazione del corpo e a sfidare gli stereotipi di bellezza, alimentando ulteriormente il successo del movimento Januhairy.
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