Donne e sport: la partecipazione femminile continua a crescere
Le donne per molto tempo sono state escluse dalla competizione sportiva, dall’attività fisica e dalla partecipazioni alle Olimpiadi. Queste attività fino al 1900 sono state ritenute esclusivamente maschili. I primi Giochi Olimpici aperti alle donne furono quelli di Parigi del 1900, appunto, che videro una presenza di 22 atlete su ben oltre 600 uomini. Durante questa Olimpiade le donne furono ammesse alle specialità compatibili con la loro femminilità, vista come una sorta di fragilità. Gli sport in cui poterono gareggiare furono per esempio il tennis e il golf.
Le Olimpiadi Tokyo 2021 hanno segnato una svolta importante: sugli 11.283 atleti partecipanti, 5.396 sono donne e 5.887 uomini, con una percentuale di 48 a 52.
Oggi la partecipazione femminile continua a crescere, grazie alla presenza di atlete determinate che hanno fatto e continuano a fare la storia con i loro trionfi. Determinazione, tenacia, performance: sono queste le caratteristiche delle donne che hanno fatto la storia delle Olimpiadi.
Betty Robinson
La prima apparizione ufficiale delle donne alle Olimpiadi per quanto riguarda l’atletica. Una velocista statunitense, campionessa olimpica dei 100 metri piani ad Amsterdam 1928 e della staffetta 4×100 metri a Berlino 1936. Vincitrice del primo oro olimpico nei 100 metri piani, la sedicenne americana Elizabeth Robinson, nella corsa si lascia alle spalle le più quotate atlete canadesi e italiane, conosciute come Le ragazze di Mussolini. Dopo un gravissimo incidente che la costringe ad un lungo coma di due mesi, Betty Robinson si rimette in piedi e, con una protesi alla gamba destra, decide di correre ancora alle Olimpiadi di Berlino del 1936 dove vince un altro oro olimpico.
Ondina Valla
Ondina Valla è la prima atleta italiana a vincere una medaglia d’oro ai Giochi olimpici. Vince negli 80 metri a ostacoli a Berlino nel 1936. Nel 1921 la Federazione Sportiva Femminile Internazionale segna un significativo passo avanti nella lotta per il riconoscimento dello sport femminile a livello internazionale. La stampa battezza Ondina con il nomignolo Il sole in un sorriso. Il suo primato di salto in alto, 1.57 realizzato nel 1937, ha resistito 18 anni, venendo battuto solo nel 1955, dalla romana Paola Paternoster Carotenuto, 17 volte campionessa italiana in cinque differenti specialità dell’atletica leggera.
Wilma Rudolph
Wilma Rudolph, a causa di una malattia, perde a sette anni l’uso della gamba sinistra. Dimostra sin da bambina un’impareggiabile ostinazione e un’incredibile forza d’animo, e allenandosi con grande costanza, rafforza le gambe e raggiunge il suo obiettivo di entrare nella squadra di atletica. Nel 1960 si presenta alle Olimpiadi di Roma sulla pista dei 100 e dei 200 metri, nonché su quella per la staffetta 4×100. Vince l’oro in tutte e tre le categorie diventando la protagonista dell’edizione romana. È lei l’atleta più ammirata, fotografata, corteggiata e chiacchierata di quell’anno. La sua corsa è fluida, leggera ma allo stesso tempo potente. Verrà ribattezzata La gazzella nera.
Nadia Comaneci
Una ginnasta assolutamente perfetta. Nel 1976 si presenta al Forum de Montréal ancora quattordicenne, con un peso pari a 39 chilogrammi e un’altezza di 153 centimetri. Nadia Elena Comaneci è stata la prima atleta ad aver ottenuto in una competizione olimpionica il massimo punteggio da parte di tutti i giudici. La sua perfetta esibizione alle parallele ha riscritto la storia della ginnastica artistica. È ricordata come una delle più grandi atlete del XX secolo e della storia delle Olimpiadi.
Federica Pellegrini, la sportiva dei record
Federica Pellegrini è un’icona della donna sportiva degli Anni 2000. In brevissimo tempo è diventata un fenomeno mediatico riuscendo ad attirare l’attenzione degli sportivi sul mondo del nuoto. La carriera sportiva di Federica Pellegrini è splendida. Inizia con la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene, conquistata ad appena 16 anni. Diventa la più giovane italiana della storia del Paese a salire su un podio olimpico per una gara individuale. Alle Olimpiadi di Rio 2016 è la portabandiera dell’Italia.
Federica Pellegrini ha realizzato ben 11 volte il record del mondo (6 nei 200 stile libero in vasca lunga, 3 nei 400 stile libero in vasca lunga, 2 nei 200 stile libero in vasca corta), il suo palmares vanta 26 ori internazionali, 3 medaglie olimpiche, 19 medaglie mondiali, 37 medaglie europee, 181 podi italiani e 130 titoli assoluti. È la più forte duecentista della storia del nuoto e la più grande nuotatrice italiana di sempre, ribattezzata la Divina.
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