Femminismo e femminista sono due termini legati in modo pressochè indissolubile alla storia della donna. Ecco maggiori informazioni e specificazioni in merito alle due terminologie.
Femminismo e femminista non sono soltanto termini e concetti astratti. Si tratta di principi, modi di pensare e di essere che hanno stimolato e guidato la guerra delle donne a favore della loro emancipazione dagli uomini.
Cosa vuol dire il termine femminismo? Significato
Il dizionario Treccani definisce il femminismo come “Movimento di rivendicazione dei diritti delle donne, le cui prime manifestazioni sono da ricercare nel tardo illuminismo e nella rivoluzione francese; nato per raggiungere la completa emancipazione della donna sul piano economico, giuridico e politico”. Questa definizione, però, potrebbe risultare particolarmente asciutta se paragonata alla reale evoluzione del termine nel corso dei secoli. Basti pensare che, anticamente (e forse non solo), essere femminista era sinonimo di malattia o degenerazione della persona. Se si era femministi dichiarati, c’era sicuramente qualcosa che non andava nella persona, considerata diversa rispetto la società normale.
Queste associazioni fanno comprendere quanto il pregiudizio misogino e maschilista radicato nella mente umana abbia condizionato l’essenza stessa di questi termini. Femminismo e femminista, infatti, sono sinonimo di parità, uguaglianza, rispetto ed emancipazione da una realtà opprimente e tutt’altro che libera.
Maschilismo e femminismo: le differenze principali
Come evidenziato, quindi, è evidente come il femminismo si presenti come un movimento in netta contrapposizione al maschilismo. Questa opposizione, però, non dipende dai generi che le due persone primeggiano, si tratta di un concetto di base. Se, per il femminismo, maschio e femmina meritano una pari dignità e rispetto della persona, per il maschilismo l’uomo è superiore alla donna. Ancora: se da un lato si prospetta l’uguaglianza di genere, dall’altro si desidera mantenere la disparità di genere. Si tratta, quindi, di due realtà e modi di pensare differenti e pressochè opposti. Secondo i principi del maschilismo, la donna, in quanto essere inferiore, deve essere soggetta alla volontà dell’uomo e deve essere oggetto di ogni sua richiesta. In sintesi, quindi, i presupposti del maschilismo non conoscono il rispetto, l’etica e la dignità verso l’altro. Il femminismo, invece, lotta costantemente per la parità e per dare voce a chi, un tempo, non aveva il diritto neanche di pensare e parlare.
Femminismo e femminista: caratteristiche principali
Il femminismo, quindi, è un vero e proprio movimento culturale fondato su uguaglianza e parità dei sessi. Secondo il movimento, tutte le persone, indipendentemente dal sesso o da altri connotati quali etnia, provenienza e culto, sono degne di pari diritti. Questa definizione del femminismo può essere inteso come uno sviluppo successivo del termine, partito in realtà in modo molto più specifico ed indirizzato alla lotta delle donne contro la disparità di genere. In particolare, il movimento nasce in Francia nel periodo illuminista, dove alcune donne cominciarono a riunirsi in veri e propri gruppi oppositori al potere maschilista e misogino. Eppure, oggi come allora, il desiderio di pari dignità e pari possibilità sociale, politica ed economica è sempre intatto.
Come nasce il femminismo?
In aggiunta, è evidente come non si può parlare di femminismo o di essere femministi senza tenere in considerazione la storia e ciò che hanno vissuto i fautori del movimento. Durante quei tempi, infatti, dove una delle poche convinzioni sicure era la sottomissione della donna all’uomo, lottare per la pari dignità era qualcosa di assolutamente insensato e innaturale. Anzi, parlare di emancipazione della donna in quanto donna era qualcosa di improponibile. Eppure, le donne che, in prima persona, hanno preso parte a questa lotta sono state molte, segno di un desiderio di rivolta comune e condiviso.
La storia del femminismo: ecco come sono nate le prime femministe
Come già anticipato, per comprendere il significato del termine femminismo è importante conoscerne la storia. In particolare, il femminismo inizia nell’Ottocento, quando alcuni gruppi di donne cominciarono a combattere per garantire i propri diritti. In Gran Bretagna, furono le suffragette a dare il via alla lotta contro la mentalità maschilista del tempo. Queste lottavano per ottenere il diritto al voto, concesso esclusivamente agli uomini. Le donne, infatti, dovevano dedicarsi esclusivamente alla cura della casa e della famiglia, lontane dalla realtà politica. Le lotte furono dure e soprattutto lunghe: soltanto agli inizi del Novecento gli Stati cominceranno ad estendere il diritto al voto.
Seconda e terza fase del movimento femminista
Negli anni Sessanta del Novecento, invece, si registra una seconda ondata di femminismo che vide come protagoniste le femministe americane. Queste ultime lottavano principalmente contro la sessualità, lo stupro e la violenza, promuovendo la parità e l’uguaglianza di genere. Si tratta di un vero e proprio momento scatenante per la storia delle donne, che permetterà loro di ottenere i primi riconoscimenti come l’utilizzo della pillola contraccettiva. Il movimento femminista, man mano, comincerà a diffondersi in tutto il resto del mondo, anche in Italia. Durante il decennio successivo, inoltre, le donne cominciarono a manifestare anche per diritti quali il divorzio, la rimozione del delitto d’onore, l’aborto e molto altro ancora. Negli anni a venire, il femminismo diventerà sempre più presente nella società e sempre più determinato a sconfiggere mostri misogini nella vita della donna per raggiungere finalmente la piena e totale parità di genere.
Dunque, è evidente come, nella storia della donna, femminismo e femminista non sono soltanto due concetti astratti e poco determinati. Si tratta di veri e propri principi che contraddistinguono tutte le donne che sono state e sono ancora oggi desiderose di essere libere e di essere di vivere senza alcun tipo di pregiudizio. Feminility è il magazine dedicato alle donne che ogni giorno contribuiscono a migliorare la vita di tutti noi.
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