I vichinghi si contraddistinguono, nei contemporanei, come una delle civiltà antiche più ricche di fascino e mistero. Come vivevano e quali erano i diritti delle donne vichinghe?
La civiltà vichinga è sicuramente una tra le più importanti studiate ed esaminate dagli studiosi contemporanei. Di seguito maggiori informazioni sulla vita delle donne vichinghe, tra doveri, diritti e responsabilità.
Quali erano i doveri delle vichinghe?
In genere, nella società vichinga la donna era responsabile di ciò che accadeva all’interno della casa e della cura della famiglia e dei figli. Le donne si occupavano anche di altre attività al di fuori delle mura domestiche, come lavorare la lana, cucire, essiccare la carne e il pesce e molto altro ancora. In aggiunta, nonostante l’assenza di fonti scritte, si pensa che la donna si occupasse anche della cura degli anziani. Nel caso in cui il marito partiva per la battaglia o la caccia, la moglie diventava la piena responsabile della casa e della fattoria. Di conseguenza, in questi casi, doveva occuparsi anche della cura dell’aspetto contadino e dello sfruttamento degli schiavi. Dal punto di vista agricolo, infine, la donna poteva essere coinvolta in attività quali il trasporto dell’acqua o la raccolta di frutta e ortaggi.
I diritti delle donne vichinghe: il divorzio
Nonostante la società vichinga venga di solito presentata come tendente al maschilismo, in realtà vigevano diversi diritti a favore della donna. Le fonti, infatti, attestano un sistema legislativo molto avanzato e quasi ‘moderno’ rispetto alle società cristiane del tempo. Uno tra i più importanti riguardava sicuramente il diritto al divorzio. Nel caso in cui il marito si stabiliva in un altro paese o, nel caso in cui quest’ultimo non avesse avuto rapporti amorosi con la donna per oltre tre anni, la moglie aveva il diritto di chiedere il divorzio. Altre motivazioni che potevano portare come conseguenza la rottura del matrimonio erano legate a cause economiche, come la non riuscita del marito di mantenere la famiglia, e a cause di violenza. In quest’ultima situazione, infatti, il diritto era sancito dalla comunità nel momento in cui per ben tre volte l’uomo picchiava la moglie.
Infine, per quanto riguarda la divisione dei figli, nel caso in cui si trattava di bambini, questi andavano con la madre. Nel caso di adolescenti o adulti, questi venivano spartiti tra i due genitori.
Donne vichinghe come combattenti: ecco cosa sapere
Secondo recenti studi e scoperte, è stato rivelato che, nella società vichinga, le donne potevano anche distinguersi come valide combattenti. Nello specifico, quest’ipotesi è stata confermata con una scoperta presso Uppsala, in Svezia. Qui, all’interno di una tomba antica, gli studiosi hanno scoperto lo scheletro di una donna, accompagnato con diversi oggetti, in funzione di corredo funebre, che si usavano per la guerra e le battaglie. Di conseguenza, questa scoperta è una vera e propria prova tangibile dell’idea che, in epoca vichinga, le donne avevano la possibilità di prendere le armi e difendere il proprio popolo.
Donne vichinghe come proprietarie terriere: ecco cosa sapere
Un altro versate sociale dove anche le donne erano incluse era proprio quello economico. Secondo le fonti, infatti, in caso di morte del marito, la donna ereditava tutti i suoi terreni e beni, anche eventuali schiavi stessi. Si trattava di un diritto infrangibile, considerato che, anche nel caso di un secondo matrimonio, il nuovo marito non poteva richiedere l’eredità del precedente. Inoltre, nel caso in cui il marito lasciava attività agricole attive come le fattorie e il lavoro degli schiavi, la moglie diventava la nuova assoluta proprietaria. Per cui, lei stessa si occupava di amministrare il lavoro e le finanze. Si tratta, come ben si comprende, di una serie di diritti che, per le donne del resto del mondo erano pure fantasie irraggiungibili. Eppure, anche le donne vichinghe avevano i propri limiti. Queste, infatti, non avevano la possibilità di partecipare alla vita politica o di ricoprire ruoli di rilievo come capi dell’intero popolo.
Rapporto con i figli delle donne nella società vichinga
Come già anticipato, uno dei doveri delle donne riguardava proprio la cura dei figli. In particolare, il rapporto con questi ultimi garantiva alla donna di partecipare, anche se in modo non attivo, a quella vita politica dalla quale era di base esclusa. In particolare, le donne spesso invogliavano i figli e i familiari su un’idea piuttosto che su un’altra. Per esempio, in diverse saghe si narra di episodi in cui la donna madre spronava i propri familiari ad andare in battaglia per difendere la propria patria e il proprio popolo.
Il ruolo della donna nel matrimonio vichingo
Il matrimonio, in epoca vichinga, era visto come una vera e propria trattazione d’affare. In fin dei conti, infatti, si trattava dell’unione di due famiglie e del passaggio di proprietà terriere e altri beni da una parte all’altra. Eppure, sempre a testimoniare la grande rilevanza che aveva la donna nella società vichinga, è bene evidenziare che secondo diverse fonti, il padre prima di concedere una figlia ne ascoltava apertamente le considerazione. In linea generale, quindi, la donna sarebbe andata in sposa a qualcuno soltanto se era lei stessa, in primis, a volerlo.
Dunque, è evidente come, per quanto si tratti di una civiltà arcaica, le donne vichinghe godevano di una condizione se non di parità almeno di rispetto e validità sociale. Feminility è il magazine dedicato alle donne che ogni giorno contribuiscono a migliorare la vita di tutti noi.
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