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La lotta delle donne contro la discriminazione di genere: una storia ancora senza fine

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La discriminazione di genere è una battaglia che le donne combattono ancora oggi. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla discriminazione donna storia.

Ancora oggi, giorno dopo giorno, ogni donna combatte nella sua piccola realtà contro quella disparità di genere che la perseguita. Di seguito alcuni tratti salienti da conoscere che, nel corso dei secoli, hanno definito quello che oggi intendiamo per discriminazione donna storia. 

La storia della donna in un mondo maschilista e misogino

In antichità, la storia della donna è stata sempre vista in relazione alla volontà dell’uomo. Che sia il padre, il marito o il tutore, le donne non avevano il diritto di pensare, parlare o, addirittura, agire da sole e ogni scelta che le riguardasse era subordinata alla volontà maschile di riferimento. Queste limitazioni dipendevano da un pensiero maschilista radicato secondo il quale le donne dovevano occuparsi esclusivamente della casa, prendendosi cura dei figli e del marito. Le donne, infatti, non erano in grado di occuparsi della vita pubblica, a differenza dell’uomo, per cui nella loro vita non c’era spazio per altro. Per le donne, in antichità, non esisteva alcuna realizzazione personale o professionale, l’unico obiettivo era dare al marito degli eredi di buona salute. Oltre ciò, la donna non serviva a nulla nella società.

Nel corso dei secoli, la storia e la considerazione della donna sono mutati notevolmente. Tra lotte, morti, battaglie e continui scontri, le donne hanno da sempre cercato di dimostrare la loro parità e il loro valore con il genere maschile. E, dopo decenni, sono stati infiniti i passi avanti svolti nella discriminazione donna storia.

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La lotta delle donne contro la discriminazione di genere una storia ancora senza fine – Foto di Canva

L’arrivo delle suffragette e i primi simboli del femminismo: i primi passi del cambiamento

Alla fine del XIX secolo, qualcosa inizia a cambiare. Un punto di stacco verso l’emancipazione femminile è cominciato, infatti, con l’emergere dei primi movimenti di indipendenza popolare. Tutte le partecipanti prendevano il nome di suffragette e avevano come obiettivo di lottare per i loro diritti, in primis il diritto di voto, fino a quel tempo concesso esclusivamente agli uomini. Eppure, i desideri delle donne andavano ben oltre il diritto al voto. Diritti legali, finanziari e civili egualitari, parità sul lavoro rispetto agli uomini e molti altri punti che sembrano irrealizzabili. Ma ciò che contraddistingueva queste donne era proprio il senso di riscatto e il desiderio di far crescere le loro figlie in un mondo migliore, capace di rispettarle proprio in quanto donne.

Così, passo dopo passo, le suffragette ottenere le prime vittorie in questa battaglia senza fine, primo fra tutti il suffragio universale. In Italia, le donne votarono per la prima volta nel 1946, dopo decenni di lotte, vittime e massacri.

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La lotta delle donne contro la discriminazione di genere una storia ancora senza fine – Foto di Canva

Discriminazione donna storia oggi: la lotta delle donne si è davvero conclusa?

Come già evidenziato, le conquiste delle donne, ottenute con il sangue, sono state molteplici. Eppure, si può veramente pensare che oggi la lotta contro la discriminazione di genere sia veramente finita?

Secondo alcune statistiche nazionali, nell’area Centro Nord del Paese lavora meno di una donna su due, mentre nell’area Sud lavora soltanto una donna su tre. Si tratta di un dato estremamente legato alla disuguaglianza di genere, considerando che, d’altro canto, l’uomo non ha alcun tipo di problema a trovare lavoro. Inoltre, sempre in ambito lavorativo, un altro problema riguarda proprio il salario. Secondo i dati Istat, infatti, le donne guadagnano in media il 15% in meno rispetto agli uomini. Sempre nel campo lavorativo, i problemi di disuguaglianza di genere continuano. Per le donne, infatti, è molto più difficile rispetto agli uomini raggiungere i vertici del potere all’interno di aziende. Questo, non dipende da motivazioni giustificate, bensì si tratta di conseguenze ancora legate a quel pregiudizio misogino e maschilista radicato nella società.

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La lotta delle donne contro la discriminazione di genere una storia ancora senza fine – Foto di Canva

La sessualizzazione del corpo femminile: una tematica da non sottovalutare

Una tra le tematiche relative alla discriminazione della donna poco affrontate apertamente eppure molto presente nella quotidianità, riguarda proprio la sessualizzazione del corpo femminile. Con questa espressione si fa proprio riferimento all’identificazione della donna come oggetto da usare e non come persona pensante. Si tratta di una mentalità misogina diffusa sia nei Paesi più sviluppati che meno. Per esempio, si può fare riferimento alle showgirl della televisione e degli spettacoli, dove le donne compaiono proprio per mettere in scena la loro bellezza fisica e nient’altro. Oltre che il mondo televisivo, esemplare è la figura della ‘velina’, la sessualizzazione del corpo femminile riguarda anche il settore sportivo e, più in generale, quello lavorativo. Al giorno d’oggi, sono sempre più le donne che si rifiutano di indossare divise assolutamente sessiste e non eque con i rispettivi colleghi uomini.

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La lotta delle donne contro la discriminazione di genere una storia ancora senza fine – Foto di Canva

Una battaglia non finita, ma sempre più donne pronte a portarla avanti con orgoglio

Come già evidenziato, la battaglia contro la discriminazione e la disuguaglianza di genere è ancora viva, nonostante tutti i successi ottenuti nel corso degli anni. Ancora oggi, sono innumerevoli le donne che si battono per i loro diritti, sia nei Paesi più sviluppati dal punto di vista culturale ed economico che meno. In quest’ultimo caso, è possibile citare la giovane Malala Yousafzai, divenuto un vero e proprio simbolo femminile in lotta contro la società del tempo. Da ormai diversi anni la giovane, che al momento della rivolta aveva appena 13 anni, si è ribellata al sistema sociale del Pakistan, difendendo il diritto allo studio delle donne e ottenendo un seguito tanto grande da vincere nel 2014 il premio Nobel per la Pace.

La storia di Malala inizia con il suo blog, pubblicato dalla BBC, dove annotava il regime dei talebani, ponendo attenzione sul comportamento di questi ultimi rispetto ai diritti delle donne. La ragazza diventerà una vera e propria leader attiva del femminismo, subendo addirittura un attentato il 9 ottobre del 2014. Malala si salva e oggi vive la sua vita in tranquillità e lontana da quel mondo maschilista, libera di studiare, pensare e parlare.

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La lotta delle donne contro la discriminazione di genere una storia ancora senza fine – Foto di Canva

Dunque, la storia della lotta contro la discriminazione delle donne continua ancora oggi. Nonostante i successi ottenuti, infatti, la strada è ancora lunga per poter parlare di parità, eguaglianza e rispetto. Feminility è il magazine dedicato alle donne che ogni giorno contribuiscono a migliorare la vita di tutti noi.

Continua a seguirci per altre curiosità sulla storia delle donne e sul lato positivo delle donne nella società.

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