Le popolazioni indigene si contraddistinguono per essere culture di pace, rispetto e armonia con la natura. Ma quali sono i diritti donne indigene e come vivono queste?
Nel mondo esistono più di 5 mila comunità indigene distribuite in 90 Paesi. Come vivono le donne e quali sono i diritti donne indigene?
La condizione delle donne indigene: cosa sapere?
Secondo i dati pubblicati dall’OIL, Organizzazione Internazionale del Lavoro, nel mondo vi sarebbero circa 5 mila comunità e tribù indigene. Quasi la metà delle donne e degli uomini indigeni non è occupato nel settore agricolo e, inoltre, si registra come queste comunità presentano un alto tasso di occupazione. Eppure, a preoccupare non è la quantità, bensì la qualità del lavoro, a causa di pessime condizioni e discriminazioni continue. Per quanto riguarda le donne indigene, queste devono affrontare a loro volta ulteriori sfide. Queste hanno un’alta probabilità di non aver completato gli studi e di vivere in condizioni di fame e povertà preoccupante. Le donne, sottopagate rispetto agli uomini, sono principalmente occupate nel settore della cura e dell’assistenza. Infine, ma non meno importante, sono comuni eventi di discriminazione di genere e violazione dei diritti umani.
Doveri e diritti donne indigene
In genere, la maggior parte delle popolazioni indigene vive lungo i fiumi, coltivando piccoli orti intorno ai villaggi. Fondamentale per queste tribù è il contatto e il rapporto con la terra, vista come la madre di ogni cosa e come colei che dona la possibilità di nutrimento, attraverso la pesca e la caccia. Per quanto riguarda il ruolo delle donne, la situazione cambia in relazione alla tribù di riferimento, in quanto ognuna è radicata in specifiche tradizione. Da una parte, possono essere comuni discriminazioni e limitazioni eccessive alla donna, a tal punto da essere reputata come un essere invisibile all’interno della comunità. Dall’altra, la donna è vista come parte integrante e fondamentale per la popolazione, in una posizione alla pari dell’uomo. In genere, il compito principale delle donne è quello di sostenere la comunità e aiutare in attività come pesca, caccia, tenuta della terra, cura della casa e dei bambini.
Tribù indigene contro le disuguaglianze di genere tipiche dell’Occidente
A differenza di quanto si pensi, al mondo esistono moltissime tribù indigene dove si rispetta la parità di genere. Per esempio, in alcune tribù come i Chambri, nessuno è considerato inferiore a nessuno, anzi spesso sono proprio le donne a gestire attività fondamentali come la pesca. D’altro canto, in altre realtà esiste sia per gli uomini che per le donne la poligamia, quindi la possibilità di avere più di un partner e, inoltre, alcune accettano anche la presenza di più generi oltre il maschile e il femminile. In riferimento a quest’ultima caratteristica, è possibile fare riferimento ad alcune tribù dei Nativi Americani, dove esiste un terzo genere denominato come ‘due spiriti’ e considerato benedetto proprio perché riesce a far coesistere in perfetta armonia l’uomo e la donna.
Gli esempi di propensione delle tribù indigene verso la parità di genere sono tutt’altro che limitati. In particolare, è importante evidenziare come molte civiltà non riconoscono i ruoli di genere. Di conseguenza, così come le donne sono ammesse nella vita politica e nella caccia, allo stesso modo gli uomini devono occuparsi dei figli e della loro cura.
Donne indigene e la lotta per la biodiversità
Una delle caratteristiche che più contraddistingue le donne delle comunità indigene è la tutela della biodiversità su scala globale. Nello specifico, si tratta di moltissime donne che vivono in più di 90 Paesi del mondo. Queste condividono un senso di rispetto e protezione per l’80% del patrimonio mondiale vegetale e animale che, a sua volta, garantisce l’equilibrio della vita. A causa dell’attività dell’uomo, in particolare intensificate negli ultimi anni, sono milioni le specie che rischiano l’estinzione. Queste donne presentano una perfetta armonia psichica con la natura e sono dedite al lavoro della terra e alla raccolta dei frutti. Esperte del territorio naturale, di ogni pianta, fiore e cibo, sono in grado di sfruttare la foresta per creare le medicine di cui hanno bisogno. Quindi, se all’interno della comunità il loro ruolo è fondamentale, la situazione non cambia al di fuori. Le donne indigene sono le prime a fronteggiare i governi nelle discussioni sula protezione della natura e della foresta, esponendosi così tanto da rischiare la loro stessa vita.
La storia di Nadia: l’esempio di una donna guida di una popolazione indigena
Nadia è una giovane donna di 35 anni e con tre figli che ricopre la carica di Presidente di AFIMAD, ovvero l’Associazione Forestale Indigena di Madre de Dios. La donna vive presso la comunità di Boca Pariamanu, situata nella foresta Amazzonica e nella provincia di Tambopata. Qui, Nadia si impegna ogni giorno in difesa di quella foresta e di quei luoghi naturali che l’hanno accompagnata nella sua crescita fin da piccola. Nello specifico, l’obiettivo di Nadia e della comunità è quello di favorire sempre più l’utilizzo del sostenibile, sfruttando i i grandi boschi tutelati da vincoli ecologici. L’impegno costante della donna ha incrementato fortemente lo sviluppo della comunità indigena e, tra le sue diverse attività, è importante ricordare la protezione e il commercio della castana, la noce amazzonica.
Dunque, ecco alcune informazioni da conoscere sulla vita e i diritti delle donne indigene. Feminility è il magazine dedicato alle donne che ogni giorno contribuiscono a migliorare la vita di tutti noi.
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