Età pensionabile donna 2024

Età pensionabile donna 2024: Legge di bilancio e novità in tema di pensioni

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Età pensionabile donna 2024: Legge di bilancio e novità in tema di pensioni – La Legge di Bilancio 2024, in attesa dell’approvazione definitiva da entrambe le Camere entro la fine del 2023, rivoluziona il panorama delle pensioni in Italia. Con un’attenzione particolare al crescente invecchiamento della popolazione, la legge introduce significative modifiche che impatteranno sulle scelte pensionistiche dei cittadini.

Età pensionabile donna 2024: Opzione Donna, una Svolta Inattesa per le Pensioni 2024

Nell’ambito delle pensioni per il 2024, emerge con sorpresa la reintroduzione dell’Opzione Donna, contrariamente a delle anticipazioni che avevano inizialmente annunciato la sua esclusione.

La platea di coloro che possono accedere a questa opzione rimane sostanzialmente invariata rispetto al 2023, mantenendo il meccanismo riconfermato nella sua versione limitata per caregiver, lavoratrici con un’invalidità fino al 74%, e individui “licenziati”.

Tuttavia, la novità rilevante riguarda la soglia anagrafica, ora fissata a 61 anni. Questo limite può ridursi a 60 anni in presenza di almeno un figlio e a 59 anni in caso di più figli. La condizione imprescindibile per accedere a questa opzione resta la presenza di almeno 35 anni di contribuzione.

La reintroduzione dell’Opzione Donna aggiunge un elemento significativo alle scelte pensionistiche per il 2024, offrendo un’alternativa che potrebbe risultare interessante per diverse categorie di lavoratrici. Resta da vedere come queste modifiche influiranno sul panorama delle pensioni nel prossimo anno e quali saranno gli effetti sulle strategie pensionistiche delle donne italiane.

Età pensionabile donna 2024
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Quota 103 con correzioni

La tanto discussa Quota 103, confermata anche per il 2024, presenta correzioni che ne complicano l’utilizzo rispetto al precedente anno. Oltre ai requisiti di 62 anni di età e 41 anni di contributi, la finestra di uscita si allunga in modo notevole. Per i lavoratori privati, il periodo tra la maturazione dei requisiti e l’effettiva uscita dal lavoro passa da 3 a 7 mesi. Per i lavoratori pubblici, da 6 a 9 mesi.

Il cumulo con altri redditi da lavoro è ora limitato a 5 mila euro e l’importo dell’assegno viene calcolato con il metodo contributivo anche per gli anni maturati nel retributivo. Un tetto massimo di 2.250 euro mensili è stato fissato fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia, attualmente a 67 anni. Chi decide di rimanere al lavoro, nonostante soddisfi i requisiti per la Quota 103, può ottenere il bonus Maroni, un’aggiunta allo stipendio rappresentata dalla parte di contributi a carico del lavoratore.

Anticipo Pensionistico per l’Inclusione Sociale

L’Anticipo Pensionistico per l’Inclusione Sociale (APE sociale) è prorogato per il 2024, rivolto a coloro in condizioni di disagio, tra cui disoccupati, caregiver, persone con disabilità significativa e lavoratori impegnati in mestieri gravosi. Tuttavia, l’accesso viene ritardato a 65 anni e 5 mesi, con almeno 36 anni di contributi.

News sulle pensioni per il 2024

1. Pensione di Vecchiaia: Il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia rimane a 67 anni nel 2024, con un minimo contributivo di 20 anni.

2. Pensione Anticipata: Per accedere alla pensione anticipata, è richiesto un contributo di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

3. Anticipo Precoce: I lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni possono anticipare la pensione con 41 anni di contributi, ma devono aver lavorato almeno 12 mesi prima dei 19 anni e rientrare nelle categorie disagiate previste per l’APE sociale.

4. Lavori Gravosi: Per le categorie di lavoratori idonei all’APE sociale e all’anticipo precoce (come operai edili, badanti, autisti di mezzi pesanti, insegnanti d’asilo, o infermieri ospedalieri), è prevista la possibilità di un’uscita anticipata con 36 anni di contributi e 66 anni e 7 mesi di età.

5. Lavori Usuranti: Per coloro che svolgono lavori usuranti, con attività più gravose rispetto a quelle previste per i lavori gravosi, dal 2024 al 2025 si prevede un’uscita anticipata a quota 97,6, con 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi.

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In sintesi, le novità pensionistiche per il 2024 sono suscettibili di modifiche durante il dibattito parlamentare, con l’approvazione definitiva prevista entro il 31 dicembre. Sarà fondamentale monitorare gli sviluppi e aggiornare le informazioni una volta che la Legge di Bilancio sarà ufficialmente ratificata dal Parlamento. La popolazione è chiamata a valutare attentamente le nuove disposizioni e ad adattare le proprie strategie pensionistiche di conseguenza.


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