Nel panorama demografico italiano, una delle curiosità più comuni è: “Quanto vivono in media le donne in Italia?” La speranza di vita è un indicatore essenziale che riflette la salute generale di una popolazione e le condizioni di vita. Nel 2022, l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha pubblicato un rapporto che fornisce dati aggiornati su questo argomento, sottolineando alcune tendenze e riflessioni importanti.
Speranza di Vita in Italia nel 2022 – Rapporto Istat
Secondo il rapporto dell’Istat, nel 2022 la speranza di vita alla nascita è stata stimata in 80,5 anni per gli uomini e 84,8 anni per le donne. Questi numeri rivelano un quadro interessante. Mentre gli uomini hanno sperimentato un recupero nella loro aspettativa di vita rispetto al 2021, le donne hanno mantenuto la loro speranza di vita invariata rispetto all’anno precedente. Per gli uomini, questo recupero è stato quantificabile in circa 2 mesi e mezzo di vita in più.
Tendenze demografiche e fattori che impattano sulla vita delle donne
Influenze della Pandemia
Il rapporto dell’Istat evidenzia che i livelli di sopravvivenza nel 2022 sono ancora inferiori rispetto al periodo pre-pandemico, registrando valori di 6 mesi in meno rispetto al 2019, sia tra gli uomini che tra le donne. È interessante notare che il rallentamento della speranza di vita delle donne rispetto agli uomini è un processo che si è manifestato anche prima della pandemia, ma questa situazione potrebbe essere stata intensificata dalla crisi sanitaria.
L’effetto della pandemia sul sistema sanitario ha reso difficile la pianificazione di visite e controlli medici, il che ha potuto colpire particolarmente le donne, che di solito sono più inclini a fare prevenzione rispetto agli uomini. Secondo l’indagine “Aspetti della vita quotidiana”, tra il 2019 e il 2021, la percentuale di donne che ha rinunciato a prestazioni sanitarie è aumentata del 5%, mentre per gli uomini è aumentata del 4%.
Differenze Regionali
Il rapporto dell’Istat rivela anche notevoli differenze regionali nella speranza di vita. Nel Nord Italia, la speranza di vita alla nascita è più elevata, con 80,9 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne. Gli uomini nel Nord hanno recuperato circa un mese rispetto all’anno precedente, mentre le donne hanno visto una diminuzione.
Il Trentino-Alto Adige rimane la regione con la speranza di vita più alta sia tra gli uomini sia tra le donne, mentre il Friuli-Venezia Giulia è quella che ha registrato il maggior guadagno rispetto all’anno precedente, con un aumento di circa sei mesi per entrambi i sessi.
Centro e Mezzogiorno
Nel Centro dell’Italia, si registrano incrementi di sopravvivenza in tutte le regioni, sebbene siano lievi. Per gli uomini, l’incremento è dello 0,2%, mentre per le donne è dello 0,1%. La speranza di vita più alta tra gli uomini si registra in Toscana (81,3 anni), mentre per le donne è nelle Marche (85,4 anni).
Nel Mezzogiorno, la situazione è più eterogenea. Alcune regioni, come il Molise e la Puglia, hanno visto guadagni significativi rispetto all’anno precedente, con un aumento di circa sei mesi di vita. Tuttavia, la Sardegna ha perso circa mezzo anno di vita per entrambi i sessi, ed è anche la regione con la percentuale più alta di rinunce a prestazioni sanitarie.
Impatti dei Cambiamenti Climatici
Un aspetto interessante emerso dal rapporto dell’Istat è l’analisi del picco dei decessi nei mesi più caldi e freddi. Nel 2022, si sono verificati 713.000 decessi in Italia, con un tasso di mortalità del 12,1‰. Il numero più alto di decessi si è verificato durante i mesi più rigidi, gennaio e dicembre, ma anche durante i mesi più caldi, luglio e agosto.
In questi quattro mesi, si sono osservati 265.000 decessi, quasi il 40% del totale, dovuti principalmente alle condizioni climatiche avverse. Questi decessi hanno colpito principalmente la popolazione anziana e fragile, composta principalmente da donne.
In sintesi, il rapporto dell’Istat del 2022 evidenzia che le variazioni congiunturali della speranza di vita in Italia sono ancora fortemente correlate all’evoluzione della pandemia, che ha avuto un impatto significativo sul sistema sanitario e sui comportamenti di prevenzione, soprattutto nelle donne.
Inoltre, i cambiamenti climatici stanno assumendo una rilevanza crescente anche sul piano della sopravvivenza in un Paese con una popolazione in forte invecchiamento. L’analisi dei decessi nei mesi più caldi e freddi suggerisce che le condizioni climatiche avverse possono influenzare la mortalità, soprattutto tra la popolazione più anziana.
È importante tenere presente che, nonostante le criticità, l’Italia continua a essere caratterizzata da una speranza di vita elevata. Gli sforzi nel settore sanitario e nella promozione della prevenzione possono contribuire a migliorare ulteriormente questa situazione. La comprensione delle tendenze demografiche è essenziale per adottare politiche pubbliche mirate a migliorare la salute e il benessere della popolazione italiana.
Feminility è un magazine digitale, che ha l’obiettivo di educare la società a parlare di cosmo femminile in termini positivi. Di spiegare cos’è la femminilità, mettendo al centro le vite di donne straordinarie che hanno contribuito e contribuiscono a “rimodellare” il valore che si associa alle donne oggi.
