La ludopatia rappresenta un fenomeno complesso e intrinsecamente problematico, caratterizzato dalla persistente incapacità di un individuo nel controllare e resistere all’irrefrenabile impulso di coinvolgersi in comportamenti legati al gioco.
Questi comportamenti, spesso radicati e progressivamente intensificati nel tempo, influenzano negativamente il funzionamento complessivo della persona, riversandosi su diverse sfere della sua vita, tra cui la sfera familiare e lavorativa.
Secondo il DSM 5 (APA, 2013), il Disturbo da Gioco d’Azzardo viene definito come un comportamento problematico, persistente e ricorrente connesso al gioco d’azzardo, il quale porta a disagi o compromissioni clinicamente rilevanti.
La ludopatia femminile è un fenomeno in crescita che richiede un’attenzione particolare da parte della società e delle istituzioni per affrontare le sue complesse sfaccettature e fornire il supporto necessario alle donne coinvolte.
Cosa si intende con “Ludopatia”?
L’etimologia della parola “ludopatia” suggerisce che essa sia composta da elementi di origine greca e/o latina: “ludo-“, relativo al gioco, e “-patia”, termine greco che indica uno stato di sofferenza o malattia. Pertanto, “ludopatia” denoterebbe la “malattia del gioco”.
Questa concezione di ludopatia come malattia ha guadagnato terreno attraverso i mezzi di comunicazione e progetti promossi da enti e associazioni con l’obiettivo di sensibilizzare e affrontare il problema.
Il termine è stato anche adottato in circolari e leggi governative, come evidenziato nel decreto-legge (158/12) convertito in legge (189/12). Nell’articolo 5, dedicato all’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza sanitaria, la ludopatia, specificamente considerata come gioco d’azzardo patologico, è inclusa tra le patologie riconosciute dal Ministero della Sanità (Bartezzaghi, 2008).
Tuttavia, è essenziale sottolineare che, dal punto di vista tecnico e diagnostico in ambito psicologico e medico, il termine utilizzato è sempre “Disturbo da Gioco d’Azzardo”. Nonostante l’uso frequente di “ludopatia” come sinonimo, la terminologia specifica contribuisce a una comprensione accurata e articolata di questa complessa condizione.
Un’indagine svolta dall’Istituto superiore di sanità nel 2018
Secondo gli ultimi dati disponibili provenienti da un’indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2018, in Italia ci sono 1,5 milioni di persone affette da ludopatia, la dipendenza dal gioco, nota anche come disturbo da gioco d’azzardo, precedentemente denominato gioco d’azzardo patologico (Gap). Questa dipendenza rappresenta una delle problematiche più diffuse nel Paese.
Il report di Oised, centro studi dedicato all’analisi della cura delle dipendenze
Uno studio condotto e riportato nel report di Oised, il primo centro studi dedicato all’analisi della cura delle dipendenze, indica che il 6% dei 250.000 pazienti in trattamento nel centro è affetto da ludopatia. Nel complesso, il 66% è tossicodipendente, il 24,6% è alcolista, il 3% è tabagista e l’1,3% è affetto da altre dipendenze.
I dati del Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Secondo i dati del Libro Blu dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il gioco d’azzardo in Italia ha raggiunto un record assoluto nel 2022, toccando la cifra di 136 miliardi di euro. Questo rappresenta un significativo aumento rispetto ai 111,7 miliardi registrati nel 2021. La situazione è ulteriormente aggravata da un ulteriore contributo di 20 miliardi di euro dovuto al gioco irregolare gestito da associazioni criminali.
La spesa media per il gioco d’azzardo per cittadino è aumentata considerevolmente, passando da 1.886 euro nel 2021 a 2.320 euro nel 2022, escludendo la parte illegale. Questo suggerisce un aumento significativo dell’interesse e della partecipazione al gioco d’azzardo nella popolazione italiana.
Tale aumento potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo all’impatto sociale e finanziario del gioco d’azzardo e alla necessità di adottare misure preventive per contrastare l’escalation della spesa in questo settore. Le autorità potrebbero essere chiamate a implementare politiche più rigorose e programmi di sensibilizzazione per affrontare il problema del gioco d’azzardo e mitigare i rischi associati ad esso.
Ludopatia in Italia: Analisi del Gioco in Base al Genere
Negli ultimi dieci anni, si è registrato un aumento preoccupante del coinvolgimento delle donne nel gioco d’azzardo, su tutte le fasce d’età, dalle giovani alle over 65.
Gli studi evidenziano divergenze nell’approccio al gioco tra uomini e donne, sia nelle modalità di gioco che nelle cifre scommesse. In media, gli uomini scommettono 31,6 euro, mentre le donne scommettono 22,9 euro. La fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni, per entrambi i sessi, è quella che investe di più nel gioco d’azzardo.
Come già menzionato, gli uomini scommettono in percentuale maggiore rispetto alle donne, rappresentando il 51,1% rispetto al 34,4% del genere femminile. Questo fenomeno è riscontrabile in tutte le fasce d’età, con un raddoppio della partecipazione maschile tra i giovani studenti, in confronto alle ragazze.
Questi dati evidenziano un trend in crescita tra le donne, che stanno sempre più partecipando in modo attivo al gioco d’azzardo, tradizionalmente considerato un “territorio maschile”.
Approccio Femminile al Gioco: Differenze e Preferenze
L’approccio al gioco varia tra i due generi: le donne mostrano una preferenza per forme di gioco come gratta e vinci, slot machine, sale bingo e lotterie, mentre gli uomini si dedicano principalmente alle scommesse sportive e a giochi di carte come il blackjack e il poker.
Le giovani tendono a spartire il loro coinvolgimento tra il gioco online e la frequentazione di locali di scommesse, mentre le over 65 preferiscono tabaccherie, sale gioco e bingo, con un minor interesse per il gioco online.
La scelta dei luoghi di gioco può essere influenzata dalla percezione di uno stigma associato alle donne giocatrici, rendendo i locali di scommesse un rifugio dove la presenza di altre donne simili crea un senso di accettazione.
Quali Motivazioni si nascondono dietro la Ludopatia Femminile?
La ludopatia femminile è un fenomeno ancora sottostimato e complesso da riconoscere. Le donne mostrano sintomi psicologici e fisici che alterano il loro stato mentale e influiscono sulle loro vite.
Le donne si avvicinano al gioco d’azzardo per diverse ragioni. Alcune iniziano per curiosità e desiderio di sperimentare qualcosa di nuovo. Altre lo vedono come un modo di fuggire temporaneamente dalla realtà, trovando piacere ed euforia nelle vincite.
Molte donne iniziano a giocare per affrontare situazioni finanziarie difficili o come mezzo per gestire lo stress. Alcune hanno familiari che soffrono di ludopatia, e questo può influenzarle a sviluppare la stessa dipendenza.
Molte donne trovano difficile chiedere assistenza
Il fenomeno delle donne coinvolte nel gioco d’azzardo rappresenta un problema in crescita, ma allo stesso tempo ancora spesso misconosciuto. A causa di un marcato stigma sociale, molte donne trovano difficile chiedere assistenza. In media, però, la donna si dimostra più propensa a riconoscere un problema e a chiedere aiuto rispetto agli uomini.
Scopri la Meditazione Trascendentale: Benefici, Pratica e Applicazione in Italia
Feminility è un magazine digitale, che ha l’obiettivo di educare la società a parlare di cosmo femminile in termini positivi. Di spiegare cos’è la femminilità, mettendo al centro le vite di donne straordinarie che hanno contribuito e contribuiscono a “rimodellare” il valore che si associa alle donne oggi.
Feminility è una community di persone, uomini e donne indistintamente, che credono che la femminilità sia un valore da esaltare. Con il progetto di Feminility vogliamo creare un mondo in cui si comprende l’importanza delle donne nella società, nel mercato e nella vita di tutti i giorni.