Tarana Burke - #MeToo

Molestatore sessuale e molestie sessuali: il Movimento #MeToo

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#MeToo è un movimento sociale nato per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al problema del molestatore sessuale e delle molestie sessuali. È emerso in risposta alle numerose accuse di molestie sessuali e abusi che sono state portate alla luce nel 2017, inizialmente nell’industria cinematografica e successivamente in altri settori.

Molestatore sessuale e molestie sessuali: nasce il Movimento #MeToo

L’hashtag #MeToo è diventato virale sui social media, incoraggiando le persone a condividere le proprie esperienze personali di molestie sessuali o discriminazioni di genere. Questo movimento ha contribuito a rompere il silenzio su tali questioni, portando all’apertura di dibattiti pubblici, all’indagine su casi di abusi e all’adozione di misure per combattere le molestie sessuali sul luogo di lavoro e altrove.

Il Movimento #MeToo ha avuto un impatto significativo sulla società, portando ad una maggiore consapevolezza delle questioni legate alle molestie sessuali e all’importanza di creare ambienti sicuri e rispettosi per tutti. Ha anche spinto molte persone a riconsiderare le dinamiche di potere e a promuovere una cultura che respinge la violenza e le discriminazioni di genere.

Movimento #MeToo
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Da dove nasce l’espressione “Me Too” e in quale contesto?

L’espressione “Me Too” ovvero “Anche io”, è stata introdotta da Tarana Burke nel 2006. Tuttavia, è diventata di ampia notorietà grazie all’attrice Alyssa Milano. Nel 2017, Milano incoraggiò le donne a condividere le proprie esperienze di molestie o violenze sessuali su Twitter utilizzando l’hashtag #MeToo. Questo per sensibilizzare sull’entità del problema.

Tarana Burke - #MeToo
Tarana Burke – #MeToo

Il 15 ottobre 2017, Milano twittò per la prima volta l’espressione, e entro la fine della giornata, l’hashtag fu utilizzato oltre 200.000 volte, salendo a 500.000 dopo due giorni. Su Facebook, l’hashtag raggiunse 12 milioni di post, con la partecipazione di 4,7 milioni di persone nelle prime 24 ore. Facebook riportò che negli Stati Uniti, il 45% degli utenti aveva almeno un contatto che aveva utilizzato l’hashtag.

L’hashtag #MeToo fu tradotto in diverse lingue, ad esempio in francese come #moiaussi. Iniziative simili erano già state avviate nel 2016 in America Latina e in Spagna, con un collettivo femminista brasiliano chiamato “Think Olga“, che aveva invitato le donne a condividere le loro esperienze di molestie sessuali utilizzando l’hashtag #PrimeiroAssédio (“primo assalto”), raccogliendo circa 80 milioni di tweet.

Alyssa Milano #MeToo
Alyssa Milano #MeToo

#MeToo: “Persona dell’anno” 2017

Celebrità del mondo dello spettacolo, tra cui Asia Argento, Gwyneth Paltrow, Ashley Judd, Jennifer Lawrence, Uma Thurman e Gina Lollobrigida, hanno utilizzato il movimento #MeToo per condividere storie di violenza sessuale. Nel 2017, il movimento è stato riconosciuto come “persona dell’anno” dal settimanale americano Time. In seguito, sull’onda di questo movimento, l’8 marzo 2018 è stata organizzata una giornata di sciopero e manifestazioni in occasione della festa della donna, coinvolgendo più di 70 Paesi nel mondo.

Movimento #MeToo e critiche

Il movimento #MeToo ha suscitato critiche da parte di alcuni personaggi dello spettacolo. Terry Gilliam lo ha etichettato come “un movimento sciocco e semplicistico”, mentre Liam Neeson lo ha descritto come una “caccia alle streghe”. Sean Penn ha dichiarato che, secondo lui, “lo spirito del movimento è rappresentato dalla volontà di dividere donne e uomini”. Marco Giallini ha aggiunto il suo punto di vista, sostenendo che il movimento ha “avvelenato i pozzi dei rapporti tra uomini e donne”.

Alcune donne si sono schierate contro il movimento, tra cui Catherine Deneuve, Brigitte Bardot, Angela Lansbury, Whoopi Goldberg e Megan Fox. Anche la femminista attiva Margaret Atwood ha espresso la sua opposizione, sostenendo che non bisognerebbe considerare colpevoli a priori gli accusati di molestie. Queste critiche provenienti da varie personalità del mondo dello spettacolo evidenziano la diversità di opinioni riguardo al movimento #MeToo e sottolineano la complessità delle questioni legate alle molestie sessuali.

Movimento #MeToo
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Molestie sessuali: una violazione dei diritti e della dignità della persona colpita

Le molestie sessuali sono comportamenti indesiderati di natura sessuale che violano la dignità di un individuo. Questi atteggiamenti possono verificarsi in una varietà di contesti, tra cui il luogo di lavoro, la scuola, la comunità o in situazioni sociali. Le molestie sessuali possono coinvolgere gesti, parole, o azioni che creano un ambiente intimidatorio, ostile o offensivo per la vittima.

Per esempio, le molestie verbali costituiscono commenti sessualmente espliciti, insulti, scherzi di cattivo gusto, domande intrusive o linguaggio sessualmente offensivo. Le molestie fisiche racchiudono un contatto fisico non richiesto e indesiderato, o gesti inappropriati.

Esibizionismo, mostre di materiale pornografico non richiesto o altri comportamenti sessuali che possono essere intrusivi e indesiderati sono atteggiamenti che fanno parte delle molestie visive. Le molestie sessuali attraverso mezzi digitali possono comprendere messaggi sessuali indesiderati, invio di immagini sessuali non richieste o cyberstalking di natura sessuale. Probabilmente tra le più tristemente diffuse ci sono le molestie sul luogo di lavoro, le quali possono includere comportamenti come il favoritismo sessuale, il ricatto sessuale, le avances indesiderate o la creazione di un ambiente lavorativo ostile a causa di discriminazioni di genere.

Movimento #MeToo
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Feminility è un magazine digitale, che ha l’obiettivo di educare la società a parlare di cosmo femminile in termini positivi. Di spiegare cos’è la femminilità, mettendo al centro le vite di donne straordinarie che hanno contribuito e contribuiscono a “rimodellare” il valore che si associa alle donne oggi.

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